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Prevenzione di patologie maligne di cavo orale, faringe e laringe.

11 Apr 2023

L’Associazione Romagnola Ricerca Tumori ha promosso l’attivazione di un servizio ambulatoriale di primo livello per la prevenzione di patologie maligne di cavo orale, faringe e laringe.

Tale attività si svolge presso la sede dell’ARRT, in via Cavalcavia, 288 a Cesena a cura del Dottor Flavio Pieri, specialista in Otorinolaringoiatria già dirigente medico U.O. ORL Ausl Romagna per oltre 30 anni, nel corso del quale ha acquisito una profonda conoscenza delle patologie benigne e maligne delle corde vocali eseguendo oltre 3000 interventi in microlaringoscopia anche con l’ausilio del laser CO2.

L’attività ambulatoriale è rivolta alle persone che presentano fattori di rischio o segni clinici in atto come disfonia, disfagia (anche lieve) soprattutto ai solidi, difficoltà respiratoria, tosse persistente, sensazione di corpo estraneo, lesioni sanguinanti del cavo orale, tumefazioni latero-cervicali.

Le possibilità diagnostiche del nuovo ambulatorio comprendono anche un esame endoscopico in fibrolaringoscopia mirato allo studio di faringe e laringe.

Le visite si possono prenotare chiamando la segreteria ARRT  Tel. 0547 29125

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Le patologie neoplastiche del distretto ORL rappresentano oltre il 3% di tutti i tumori dell’organismo, determinando un carico di patologia notevole.
Attualmente il SSN non prevede un servizio di screening pubblico, per cui è fondamentale indirizzarsi a percorsi di prevenzione individuale.

La conoscenza delle cause che possono favorire l’insorgenza di tali patologie, come le abitudini di vita legate al tabagismo e all’etilismo, la trascurata igiene orale, i microtraumi da protesi dentarie, unitamente all’attenzione prestata a segni e sintomi precoci, possono contribuire ad un riconoscimento delle manifestazioni preneoplastiche di questi distretti. Non va trascurato un altro recente fattore di rischio individuato, rappresentato dall’infezione da Papillomavirus umano, legato alle abitudini sessuali, per la quale la prevenzione vaccinale sembra dare risultati incoraggianti.

L’età adulta (40-70 anni) e pregressi trattamenti radianti nella regione testa-collo rappresentano altri fattori di rischio.

È importante riconoscere i sintomi agli esordi per evitare un ritardo diagnostico ed assicurarsi una maggiore possibilità di guarigione.

Sintomi/segni quali tosse persistente, disfonia comparsa almeno da 1 mese, resistente a terapia, disfagia anche lieve, soprattutto a solidi, tumefazione della regione parotide-cervicale, non vanno trascurati, e devono indurre il paziente ed il proprio medico di base, a ricorrere ad una valutazione specialistica.

Va altresì biasimato, nei soggetti che presentano i fattori di rischio ed i sintomi precedentemente segnalati, il ricorso ad una terapeutica medica empirica, ed ancor peggio l’autosomministrazione di farmaci frequentemente già in possesso del paziente, perché questi comportamenti possono ritardare la diagnosi corretta ed un eventuale trattamento precoce, meno demolitivo.

L’importanza della visita specialistica è determinata dalla possibilità di valutare distretti anatomici difficilmente ispezionabili con la tradizionale visita del medico curante. L’utilizzo sempre più diffuso di strumenti endoscopici collegati a sistemi di videoregistrazione, consentono di ottenere immagini fotografiche e video archiviabili, eventualmente confrontabili con quelle ottenute nel corso di successivi controlli. La possibilità di archiviare e confrontare i dati endoscopici permette inoltre, di valutare l’efficacia di una terapia medica, oppure la necessità di avviare il paziente ad un percorso bioptico e/o chirurgico.

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