Se nel 2010 erano 660 le persone che, pur disponendo di una casa, si sono rivolte al Centro di Ascolto di via Madonna della Scala per far fronte alle spese di affitto, utenze domestiche e spese di manutenzione, nello stesso arco di tempo, nel 2011, si parla di ben 770 richieste di aiuto. Senza contare le 1.602 persone che hanno dichiarato di vivere in dimore precarie (domicili di fortuna, macchina, roulotte, case abbandonate…), di cui 413 sono italiani. Un bilancio che si arricchisce, negativamente, con i dati raccolti dall’associazione Famiglie insieme che eroga prestiti a nuclei familiari in difficoltà. Dall’inizio dell’anno ad oggi, sono 384 le famiglie che si sono rivolte all’organizzazione di volontariato, a fronte delle 369 dell’interno 2010. Di queste, 234 hanno richiesto prestiti per spese relative alla casa (affitti e utenze). Per loro sono stati elargiti 305mila euro su un monte prestiti complessivo di 509mila. La Caritas diocesana ha avviato un tavolo di confronto con il coinvolgimento dell’assessorato alle Politiche abitative, l’Ufficio Casa e l’Ufficio Disagio abitativo del Comune di Rimini, i sindacati, le associazioni, la pastorale sociale e l’Acer. Il fine è quello di individuare insieme le problematiche e costruire soluzioni efficaci per le categorie più deboli che vivono nel territorio locale. Quello che emerge da questo primo contatto è la necessità di maggiori stanziamenti di bilancio sul sociale, una potenziata offerta di alloggi disponibili per i casi di emergenza, un cambiamento nel regolamento dell’Acer che garantisca una maggiore flessibilità degli accessi e delle uscite dagli appartamenti (con graduatorie più frequenti ecc.). Si lancia poi un appello ai proprietari di seconde e terze case, affinché questi alloggi non restino sfitti ma vengano locati a prezzi equi e giusti.