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Le molte facce della povertà

16 Apr 2012

Sono foto riprese sotto i ponti del Marecchia, sulle barche del porto, davanti i portoni delle chiese: ovunque ci sia la possibilità di stendere una coperta per terra dove passare la notte. È la faccia estrema della povertà: quella che colpisce non solo i bisogni, ma anche i diritti. Perché l’indigenza economica si accompagna sempre con la mancanza di un lavoro, l’indisponibilità di un’abitazione, l’impossibilità di farsi una famiglia, che sono diritti fondamentali della persona. I dati raccolti dalla Caritas confermano che la povertà è sempre più un “fenomeno multifattoriale”. Il 20% delle persone che si sono rivolte ai Centri di Ascolto ha segnalato disagi a livello familiare (separazioni, divorzi, malattie di congiunti…), l’8% ha un’istruzione insufficiente (da segnalare 67 persone analfabete), il 7% soffre di solitudine e depressione, il 6% ha malattie di vario genere (in aumento problemi cardiaci e tumori), il 3% è in condizione di handicap, il 3% soffre o ha sofferto di dipendenze (alcol, droghe e gioco) il 2% ha problemi con la giustizia (ex detenuti o persone agli arresti domiciliari). A fronte di questa realtà, la Caritas ritiene che gli interventi di emergenza, pur necessari, non siano sufficienti. Occorrono politiche di sistema che vedano impegnate le varie organizzazioni e istituzioni riminesi, fuori e dentro la Chiesa, per rimuovere le cause delle (molte) povertà che, in modo più o meno visibile, abbondano anche sul nostro territorio. Ecco la sintesi del Rapporto in Pdf

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