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Il saluto del Difensore civico – conferenza CSV.net

24 Mag 2012

“Si è svolto a Bologna, a Palazzo degli Affari dal 25 al 27 maggio, la Conferenza annuale di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.
A conferma della collaborazione con i Csv del territorio, il Difensore civico regionale Daniele Lugli, rivolgendo un saluto a tutti i partecipanti, ha sottolineato l’interesse per il tema prescelto, “La frontiera dei territori”. Una scelta di grande importanza non solo per l’operatività e le prospettive di impegno dei Csv verso nuove forme di partecipazione e coesione sociale, ma anche per l’impatto sul territorio delle funzioni del Difensore civico della Regione Emilia-Romagna, dove, come nel resto del Paese con l’entrata in vigore della Finanziaria 2010 (legge 23 dicembre 2009 n.191), la figura del Difensore civico comunale va progressivamente scomparendo, lasciando scoperti ambiti di cruciale rilevanza civile ed istituzionale.
La collaborazione che il Difensore civico ha proposto e perseguito da alcuni mesi, con i Csv emiliano-romagnoli e segnatamente con il loro Coordinamento, ha proprio l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza in relazione alla presenza e alle attuali prospettive della difesa civica nei rispettivi territori, per agevolarne l’accesso e la fruizione da parte di cittadini e formazioni sociali. Intende inoltre entrare nel merito dell’effettivo esercizio dei compiti di garanzia riguardo all’imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione a livello comunale, provinciale e regionale.
I Centri Servizi per il Volontariato, radicati e riconosciuti nelle realtà di appartenenza, sono stati individuati e coinvolti proprio per la loro funzione di garanti della partecipazione, ed in particolare per l’exspertise nella realizzazione di iniziative che prevedono un contatto diretto con i cittadini, singoli e associati.
All’operatività dei Csv regionali, per di più, ed al contributo delle associazioni di cittadinanza attiva, è ascrivibile un’importante funzione di advocacy, che si traduce in attività integrate ed orientate a rafforzare valori e comportamenti solidali e dinamici ed a rafforzare processi di sensibilizzazione culturale verso l’accoglienza, l’integrazione e la coesione sociale, anche attraverso l’individuazione di nuove categorie di diritti. Si tratta in particolare di target che non vedono un appropriato riconoscimento dei loro diritti a causa di ‘barriere di accesso’ ai servizi pubblici di tipo burocratico e culturale (immigrati e rifugiati, persone con precedenti penali, etc.).
L’augurio del Difensore civico regionale è pertanto che, attraverso la collaborazione del Coordinamento regionale e dei Csv di questa regione, la Difesa civica sia considerata sempre più uno strumento per la partecipazione consapevole dei cittadini alle attività amministrative ed ai servizi pubblici, che direttamente li riguardano, a tutela dei loro diritti e interessi”.

Daniele Lugli

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