Riforma Terzo settore

28 Lug 2014

Nello specifico delle questioni affrontate, il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 luglio 2014, stabilisce delle linee di indirizzo per:

  • l’attività di volontariato e promozione sociale
  • l’impresa sociale
  • il servizio civile
  • le agevolazioni economiche per gli enti di Terzo Settore

Entro 12 mesi dalla sua entrata in vigore, il Governo dovrà dunque adottare uno o più decreti legislativi per il “riordino e la revisione organica della disciplina degli enti privati del Terzo settore e delle attività che promuovono e realizzano finalità solidaristiche – si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio – e di interesse generale, anche attraverso la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale in attuazione del principio di sussidiarietà, al fine di sostenere la libera iniziativa dei cittadini associati per perseguire il bene comune, elevare i livelli di cittadinanza attiva, coesione e protezione civile, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona e valorizzando al contempo il potenziale di crescita ed occupazione del settore“.

In merito all’attività di volontariato e di promozione sociale, il Governo dovrà lavorare al fine di:

  • armonizzare le diverse discipline attualmente in vigore;
  • promuovere la cultura del volontariato tra i giovani e valorizzare le reti associative di secondo livello e le diverse esperienze di volontariato;
  • revisionare e promuovere il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato e riordinare le modalità di riconoscimento e di controllo degli stessi;
  • revisionare e razionalizzare il sistema degli Osservatori nazionali.

In tema di impresa sociale i decreti legislativi dovranno prevedere la revisione e il riordino dell’attuale disciplina in materia di impresa sociale.

Il testo approvato prevede inoltre l’emazione di decreti riguardanti l’istituzione di un Servizio civile universale, che sia aperto ai giovani tra i 18 e i 28, italiani ma anche cittadini dell’Unione europea e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia; la durata del Servizio civile dovrà inoltre essere compatibile con le esigenze di vita e di lavoro dei giovani; inoltre, le competenze acquisite durante il periodo di servizio dovranno essere riconosciute e valorizzate in ambito formativo e lavorativo.

Infine, il disegno di legge delega stabilisce che il Governo dovrà prevedere agevolazioni e forme di sostegno economico degli enti del Terzo Settore, rivedere e stabilizzare l’istituto del 5 per mille.

Fonte Csvnet

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