Una serie di bambole donate dalla cittadinanza e che indossano simbolicamente delle scarpette rosse, realizzate ai ferri o all’uncinetto dalle volontarie, saranno esposte in prossimità della giornata del 25 novembre per promuovere una riflessione collettiva sulla drammatica realtà della violenza di genere.
É l’ultima iniziativa della rete “Pasticci di lana” con capofila Adocm Crisalide e che riunisce le associazioni Lilt Rimini, Basta merda in mare e Anipi Emilia-Romagna.
Dal 22 novembre al 4 dicembre sarà visibile l’installazione che prevede anche due pannelli con le scritte realizzate sempre in lana: “Il femminicidio è un crimine contro l’umanità” e “Dove c’è violenza non c’è amore”. Le bambole rappresentano le donne che hanno subito violenza e perso la vita nel corso del 2007.
Obiettivo dell’evento è quello di ribadiere la tutela e l’inviolabilità delle donne, coinvolgere e sensibilizzare le giovani generazioni, testimoniare la partecipazione attiva alla ricorrenza del 25 novembre. L’installazione nasce anche da un progetto realizzato con gli studenti delle scuole riminesi promosso da Crisalide in collaborazione con Rompi il silenzio.