Centro di servizio per il volontariato della Romagna

vai ai territori

A scuola… in ospedale

1 Mar 2019

Siglata l’intesa tra Ior (Istituto Oncologico Romagnolo) e Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna al fine di sostenere le scuole di ogni ordine e grado che attivano percorsi di istruzione domiciliare e in ospedale a favore dei pazienti oncologici pediatrici. Un’iniziativa particolarmente importante per supportare gli studenti che a causa della malattia non possono frequentare la scuola e raggiungere il successo formativo.

I ragazzi presi in carico dall’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini sono costretti a vivere in una sorta di campana di vetro a causa delle basse difese immunitarie: le degenze sono lunghe, e anche quando vengono dimessi i ragazzi non possono subito tornare alla vita di tutti i giorni.

Le scuole hanno già a disposizione i fondi ministeriali per attivare progetti di istruzione domiciliare e in ospedale, per garantire il diritto allo studio degli studenti che si devono assentare per lunga malattia, talvolta però ulteriori risorse possono costituire un’occasione per realizzare progetti integrati.

Anche per questo, lo Ior si è impegnato a destinare una cifra annuale per integrare e completare il percorso scolastico direttamente a casa, permettendo così ai ragazzi di seguire non solo le lezioni fondamentali ma tutti i corsi dell’anno, affinché i giovani pazienti possano godere delle medesime opportunità dei loro coetanei sani. In questo modo potranno sentirsi meno isolati, e il ritorno alla normalità una volta superata la disavventura risulterà meno traumatico.

Le forse di supporto e di sostegno, possono anche prendere la forma di borse di studio elargite a giovani studenti, nate spesso ad esempi virtuosi di cooperazione tra istituzione pubblica e organizzazione sociale non-profit.

Né va dimenticato che le istituzioni scolastiche organizzano, costantemente, con risorse ministeriali, percorsi di istruzione domiciliare per garantire il diritto all’istruzione degli alunni impossibilitati alla frequenza, a causa di problemi di salute.

L’obiettivo è anche quello di consentire agli alunni un rapporto continuato con il gruppo-classe, nella consapevolezza che la scuola rappresenta per questi alunni un’occasione di ‘normalità’ e che il mantenimento delle relazioni amicali scolastiche costituisce già di per sé una terapia.

 

© Luca Serafini (particolare) © Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

 

 

Archivi

Categorie