“Dì la cosa giusta” è questo il titolo del video realizzato dalla rete contro le discriminazioni di Rimini, ispirato al film di Spike Lee “Fa la cosa giusta”. Uno spot crudo che cerca di far rivivere nelle emozioni il disagio, l’umiliazione, il disgusto, di chi si sente sparate addosso espressioni violente.
L’accento è posto sull’uso delle parole e soprattutto sul loro valore, perché le parole “pesano”. Un aspetto che sembra sottovalutato soprattutto nel web, dove la parola violenta permane e ha conseguenze dolorose anche inaspettate.
Su tutto questo si vorrebbe far riflettere nel video-spot che in poche decine di secondi rappresenta in modo molto efficace e impattante odiatori e vittime. Alla sua realizzazione hanno infatti partecipato le vittime del discorso d’odio ma anche gli operatori degli sportelli e i volontari della rete antidiscriminazione.
La rete di antenne
Le antenne della Rete contro le discriminazioni sono molte e sono rappresentate dalle associazioni Arcigay, Rompi il Silenzio, Arci, Arcobaleno, Anolf, Volontarimini, Rumori Sinistri, No Border, Caritas Rimini odv, Papa Giovanni XXIII e Croce Rossa, assieme ad altri soggetti quali lo sportello sociale, l’agenzia regionale per il lavoro, l’Ausl, il front office per Cittadini stranieri del Comune, gli sportelli immigrati dell’unione Valmarecchia, di Riccione, Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Coriano, la Cgil di Rimini.
I dati
Casa delle donne
Al 31 ottobre 2019 sono stati 215 gli accessi registrati alla Casa delle donne di piazza Cavour, il punto di informazione e ascolto aperto in piazza Cavour dal lunedì al venerdì dalle 9 alle ore 13 dedicato alle donne che hanno subito violenza, stalking, che hanno bisogno di supporto psicologico o di consulenze legali. La Casa delle donne ospita anche quattro specifici sportelli attivi in orario pomeridiano: quello di Rompi il Silenzio (72 accessi), lo sportello legale (30), lo sportello per il sostegno psicologico (180) e lo sportello commercialisti, per un totale complessivo tra Casa delle donne e Sportelli di 497 accessi.
Rompi il silenzio
Nel 2019 (dati al 31 ottobre) sono state 236 le donne, in prevalenza italiane, accolte e seguite da Rompi il Silenzio, l’unico centro antiviolenza attivo sul territorio provinciale. Sono donne che si sono rivolte all’Associazione a seguito di varie forme di violenza, prima di tutto psicologica, e a seguire fisica, economica e sessuale. Sono invece 20 le donne ospitate, con 24 figli minori, nelle 4 case rifugio.
Progetto Dafne
Il “Progetto Dafne” è un progetto dell’Ausl Romagna finalizzato alla individuazione delle strategie e degli interventi rivolti alle donne che subiscono violenza. Nel 2019 (dati del primo semestre) sono state coinvolte nel progetto 144 donne, di cui 49 straniere (in particolare provenienti dall’Albania, Romania, Ucraina, Senegal, Russia e Brasile), con un’età media di 38 anni. Donne che hanno subito violenza psicofisica, nella prevalenza dei casi dal partner o dall’ ex compagno.
Progetto LDV (Trattamento uomini maltrattanti)
Fino al 31 ottobre i contatti ricevuti dal ‘Centro di accompagnamento al cambiamento degli uomini LDV Liberiamoci dalla Violenza’, promossa da Regione Emilia Romagna e AUSL Romagna, sono stati in totale 216 di cui il 23% con contatto diretto dell’uomo, il 28% da un contatto del partners, il 42% dai servizi sociale o rete sanitaria e il 7% altri enti locali come l’UEPE e il CAV. Il servizio ha preso in carico 31 uomini di cui il 72 % di nazionalità italiana e il 28% stranieri. (f.v.)