Lunedì 30 novembre 2020 la presentazione del volume Attraverso i nostri occhi, libro fotografico scritto da Nicolò Govoni, Nicoletta Novara e dagli studenti di Mazí, la scuola di “Still I Rise” per ragazzi profughi sull’isola di Samos. Un’imiziativa promossa dal Comune di Santarcangelo in collaborazione con la biblioteca.
Il libro Attraverso i nostri occhi narra la storia di Nur, arrivato dalla Siria per fuggire dalla guerra che gli ha distrutto la casa e ucciso il padre. Il suo unico amico è Safi, il suo cane.
Tau è partito dal Congo in cerca di una cura per la madre, ma le sue speranze sono state deluse e ora la vede spegnersi lentamente, travolta dalla malattia e dal dolore della perdita.
Questo il programma:
- Ore 9: Nicolò Govoni presenterò il libro “Attraverso i nostri occhi” agli studenti dell’Itse Rino Molari;
- Ore 18,30: video conferenza
Chi è Nicolò Govoni:
Nicolò Govoni, classe 1993, è uno scrittore e attivista per i diritti umani originario di Cremona. Presidente e direttore esecutivo dell’organizzazione non-profit Still I Rise, è tra i nominati al Premio Nobel per la Pace 2020. All’età di 20 anni inizia la sua prima missione di volontariato nell’orfanotrofio di un piccolo villaggio dell’India, dove resta per quattro anni della sua vita, durante i quali si laurea anche in giornalismo alla Symbiosis International University nella città di Pune.
Nel 2017 autopubblica l’e-book “Bianco come Dio” per sponsorizzare l’istruzione dei bambini dell’orfanotrofio: il libro diventa un caso editoriale e viene inserito da Rizzoli nelle proprie edizioni.
Poi Nicolò lascia l’India e si sposta a Samos, in Grecia, dove opera in un campo profughi. Qui nel 2018, insieme ad altre due volontarie sul campo, Giulia Cicoli e Sarah Ruzek, e a sette soci fondatori in Italia, fonda la Onlus Still I Rise e apre Mazì, la prima scuola per bambini e adolescenti profughi dell’isola.
Le condizioni disumane dell’hotspot portano Nicolò a scrivere il suo secondo libro, “Se fosse tuo figlio” (Rizzoli, 2019), una denuncia contro i soprusi perpetrati dalle autorità greche sui profughi. I proventi vengono destinati dall’autore a finanziare la costruzione di una nuova scuola in Turchia.
Sul finire del 2019 e per tutto il corso del 2020, infatti, inizia il piano di espansione di Still I Rise sotto la direzione di Nicolò: aprono Beraber a Gaziantep (Turchia), il centro che diventerà la prima Scuola Internazionale per minori profughi e svantaggiati del mondo, e il centro Ma’an nella città di Al Dana, in Siria.
Nel 2020 Nicolò viene nominato per il Premio Nobel per la Pace 2020 da Sara Conti, membro del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino, per il suo impegno a favore dell’educazione e della protezione dei bambini rifugiati. A giugno dello stesso anno, gli viene conferito il Premio CIDU per i Diritti Umani dal Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per le sue attività di sensibilizzazione in tema di rifugiati e migranti.
Oggi Nicolò dirige Still I Rise in sei Paesi, dando lavoro a circa cinquanta persone nel mondo e dedicandosi all’avvio di una nuova scuola per bambini profughi e svantaggiati a Nairobi, in Kenya.