#21marzo
“Ho scoperto che in psicologia esiste un concetto, che in inglese si dice ‘self-fulfilling prophecy‘, cioè una profezia che si auto-avvera, perciò l’insegnante che pensa che lo studente non possa capire, si comporta di conseguenza, non spiega e fa avverare la profezia. Ma per me non esistono concetti facili e difficili. C’è sempre il modo semplice per spiegare le cose. Se penso alle cose che non mi sono state spiegate e insegnante, questo mi fa arrabbiare“. Sono le parole di Marta Sodano, donna con sindrome di Down di 29 anni, pronunciate alle Nazioni
Unite per raccontare gli ostacoli incontrati nella sua esperienza scolastica.
Per la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, 21 marzo 2024, CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down – lancia la campagna di
sensibilizzazione internazionale “Assume that I can” per chiedere a ciascuno di mettere fine ai pregiudizi e sostenere le concrete potenzialità di ogni persona con sindrome di Down.
Stereotipi, preconcetti, basse aspettative hanno un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità intellettiva in tutti gli aspetti della loro esistenza: sono un confine, spesso
invalicabile, che limita il campo d’azione e le opportunità a scuola, a lavoro, nello sport, nella vita sociale e nelle relazioni affettive.