Il reddito mediamente percepito dalle famiglie straniere, che ammonta a 17.400 euro, non permette loro di risparmiare dal momento che i consumi superano, anche se di poco, le entrate familiari. Entrate che provengono per il 90% da lavoro dipendente e che sono destinate, tra le altre cose, al pagamento dell’affitto dal momento che appena l’11,3% delle famiglie straniere è proprietaria dell’abitazione di residenza. Questi alcuni risultati di un’indagine realizzata dalla Fondazione Leone Moressa che ha confrontato la struttura dei redditi, del consumo, del risparmio e dell’indebitamento delle famiglie straniere con quelle italiane (che al 12,1% vive al di sotto della soglia di povertà), partendo dall’indagine 2009 della Banca d’Italia sui Bilanci delle famiglie italiane. Il reddito annuo di una famiglia straniera ammonta supera i 17mila euro, contro i quasi 33mila di una famiglia italiana. D’altro lato i livelli di consumo si attestano, rispettivamente a 17.700 euro e a 24.000 euro. Questo permette di calcolare il livello di risparmio delle famiglie (dato dalla differenza tra redditi e consumi) che per gli stranieri è addirittura negativo (-362 euro), mentre per gli italiani si tratta di 8.800 euro di risparmi annui. “Lo stato di povertà in cui versano molte delle famiglie straniere che risiedono in Italia – affermano i ricercatori della Fondazione Moressa – indica chiaramente l’esistenza di una marginalità sociale che non va sottovalutata“.
Sotto la soglia di povertà…
