A scuola con i figli…

12 Giu 2020

Non è stato semplice. E tutt’ora non lo è. Lo sanno le operatrici e i volontari del progetto Apprendo, che anche nel periodo di blocco, si sono interrogati su come continuare a supportare le famiglie in questo difficile periodo. Una delle azioni del progetto,  capitanato dalla cooperativa Il Millepiedi insieme ad altri 25 enti, è infatti “A scuola con i figli”, per aiutare in particolare mamme fuori dal mercato del lavoro a reinserirsi socialmente.

I nuovi bisogni

Stiamo ricontattando diverse donne telefonicamente – spiega Luigia Cannone, operatrice del progetto per l’associazione Sergio Zavatta. Molte di loro hanno la voglia di rimettersi in gioco ma non possono farlo. Hanno figli piccoli, la maggior parte di 5/6 anni, che non sanno dove lasciare con le scuole chiuse, impossibilitate anche a sostenere i costi di centri estivi e baby sitter, ora ancora di più a causa di diversi problemi economici e il lavoro dei compagni più precario. Non hanno dimestichezza con la tecnologia, rendendoci difficile raggiungerle anche a distanza, per accompagnarle al computer nello scrivere il curriculum. E poi sono senza macchina e questo limita i loro movimenti. Molte hanno quindi rimandato tutto a settembre. Ma c’è anche un’altra faccia. Una signora aveva trovato un lavoro per la stagione, ora si trova in attesa di sapere se l’albergo la assumerà”.

Questo il quadro che emerge dopo le prime telefonate, in cui Luigia si è trovata più a registrare i bisogni, vecchi e nuovi, che a dare risposte. Ma le operatrici non demordono e continuano a chiamarle cercando soluzioni, supportandole anche semplicemente ascoltando telefonicamente le loro preoccupazioni, sul lavoro, sui tempi, sui figli che hanno perso la voglia di studiare che avevamo prima. Tra le azioni portate avanti la formazione.

Le lezioni di italiano e non solo

Come associazione Arcobaleno – spiega Camilla Pivato – avevamo attivato per i genitori due corsi di inglese, uno di italiano base, uno di lingua finalizzato all’esame per ottenere la cittadinanza e uno di supporto per l’esame della patente. In questo periodo abbiamo continuato a distanza, diversificando a seconda della tipologia e delle caratteristiche del corso. Per quelli di lingua abbiamo preparato video di una mezzora trattando singoli argomenti. Nei gruppi più piccoli abbiamo usato anche un contatto diretto con invio di test e correzioni dell’insegnante. Per la patente, abbiamo semplificato l’italiano partendo da un manuale”.

Tutto il materiale prodotto è poi messo a disposizione nel canale youtube del progetto, attualmente in allestimento. Anche per andare incontro alle esigenze di orario molto diverse di ciascun corsista in questo periodo.

Tra operatrici e mamme non si è trattato solo di un rapporto di lavoro, le relazioni si sono fatte più forti e anche le confidenze. In questo periodo sono diventate per queste donne dei punti di riferimento.

Capita che mi chiedano di tutto in realtà – continua Camilla – Una mamma mi ha chiamato per risolvere delle equazioni per aiutare il figlio a scuola. Me la sono cavata anche se la matematica non era il mio forte… Un’altra, impossibilitata nel seguire le lezioni, mi ha chiamato per un dubbio sulla parola ‘dì’ trovata mentre leggeva una fiaba ai figli…”.

Sono saltati così gli orari e anche le formalità, con semplici messaggi per chiedere come si stava vivendo la quarantena.

Ho cercato – conclude – di inviare video in lingua per poter condividere informazioni con i figli ma la percezione che ho avuto è che fossero comunque ben organizzati. È forse mancato loro il momento di evasione nei corsi, che erano per loro anche momenti di condivisione sulla vita qui”.

Il progetto Apprendo è sostenuto da Con i Bambini, Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Per informazioni: apprendo@cooperativailmillepiedi.org 

 

 

 

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