Si terrà nell’aula Falcone e Borsellino del Palazzo di Giustizia di Rimini, venerdì 25 novembre l’incontro, dedicato all’amministratore di sostegno. Si tratta di un appuntamento in programma dalle 14,30 alle 18,30, in occasione della Giornata Europea della giustizia civile, con cui rilanciare questa figura a supporto di chi vive in stato di difficoltà e non autosufficienza. In tutto il territorio regionale, infatti, si stanno organizzando convegni su questo tema ponendo tra gli obiettivi il garantire un’efficace ed omogenea attuazione di tale strumento, già presente ma ancora poco conosciuto. All’evento, oltre al Presidente del Tribunale di Rimini, Rossella Talia e al vice sindaco di Rimini, Gloria Lisi, interverranno Maria Pia Amaduzzi (associazione Avvocati Solidali), Susanna Zavaglia (Tribunale di Rimini), Bruna Tenenti (Cufo), Laura Brighenti (Ausl Rimini), Astorre Mancini (Figli del Mondo), Andrea Piersantelli (Tribunale di Rimini), Maurizio Maggioni (direttore Csv Volontarimini). L’amministratore di sostegno lo si potrebbe definire come una sorta di “angelo custode”, che aiuta le persone fragili, in stato di difficoltà, ma da un punto di vista pratico. Un bacino di utenza potenzialmente enorme che va dai giovani agli anziani, purché la persona soffra uno stato di disagio che le impedisca di agire e interagire nel contesto sociale. L’amministratore di sostegno è infatti un volontario, nominato dal giudice tutelare, che svolge svariate mansioni: paga le bollette, ritira la pensione, va in banca e si relazione con il padrone di casa. Non si occupa però solo della gestione finanziaria e patrimoniale. Al contrario, deve porsi come obiettivo primario la cura e la presa in carico del beneficiario, nel totale rispetto della sua autonomia decisionale e tenendo nella giusta considerazione la sua situazione di vita.
Il ruolo del volontariato. Le stesse associazioni di volontariato sono direttamente coinvolte in quanto interlocutori privilegiati attraverso cui individuare i primi nominativi, opportunamente addestrati, che vadano a infoltire gli elenchi a disposizione dei giudici tutelari. Nella ricerca, l’accento sarà posto sulla formazione. Un primo passo indispensabile per acquisire le competenze essenziali a svolgere un ruolo così delicato e quanto mai necessario. Anche se l’amministratore di sostegno non dovrà fare tutto da solo. Tra gli obiettivi posti dalla Regione, c’è anche quello di strutturare consulenze in materia legale, economica, sociale e sanitaria a cui i diversi operatori potranno fare riferimento nello svolgere la propria mansione di accompagnamento. Il secondo passo sarà poi quello di diffondere il più possibile nella popolazione la conoscenza di questo strumento.
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