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Bando Overall – terza edizione

Scadenza

Scadenza alle 13 del 3 giugno 2024.

Descrizione

I “principi e criteri direttivi generali” espressi negli articoli 2 e 3 della Legge 23 marzo 2023 n. 33 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” e le molteplici misure descritte nel relativo decreto attuativo del 15 marzo 2024 n. 29, hanno riportato – pur non registrando unanime consenso – le politiche relative alla protezione sociale e alla qualità della vita dei cittadini anziani a una centralità che mancava da tempo a livello istituzionale, soprattutto nella sfera pubblica.

Come evidenziato da più parti, la struttura della popolazione italiana delinea un caso di studio peculiare dal punto di vista demografico: presenta infatti uno squilibrio sempre più profondo dovuto alla combinazione dell’aumento della longevità e di una fecondità costantemente bassa. La popolazione di 65 anni e più rappresenta il 23,8% e l’età media si attesta a 46,2 anni; tali dati rendono il Paese, insieme a pochi altri esempi nel mondo “uno dei casi all’attenzione mondiale per i demografi nonché per gli esperti di economia e sviluppo sostenibile”. Le previsioni al 2050 vedono un ulteriore aumento della popolazione anziana al 34,5% e negli anni le previsioni mostrano uno scenario in cui l’incidenza di ultrasessantacinquenni nel complesso delle famiglie unipersonali cresce in modalità così rilevante (se già nel 2022 la quota di persone sole di 65 anni e più rappresenta il 48,9% di chi vive da solo, nel 2042 raggiungerebbe quasi il 60%) da rappresentare un potenziale campanello di allarme legato alla fragilità di questi soggetti.

A livello locale, dopo la profonda ferita della pandemia, l’impatto dell’alluvione ha causato nuove forme di isolamento, fisico e sociale, e di vulnerabilità, soprattutto al di fuori del Comune capoluogo.

E’ dunque, in una tale prospettiva, di importanza fondamentale attuare non solo una profonda riflessione ma promuovere e prevedere azioni concrete a favore dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione sociale nonché della cura intesa non solo in termini di servizi e prestazioni ma come “prendersi cura”.

I dati relativi alla seconda edizione del Bando “OverAll” – riferiti al biennio 2022-2023 – mostrano una significativa partecipazione alle attività proposte: complessivamente nel 2022 hanno preso parte alle molteplici iniziative ed azioni offerte sul territorio 1.029 anziani (da 65 a 100 anni di età), numero salito a 1.473 nel 2023, con un incremento pari al 43%; analogamente, i progetti sostenuti attraverso il Bando hanno consentito di raggiungere anche familiari e caregiver (344 nel 2022 e 384 nel 2023), accrescendo ulteriormente il numero complessivo dei beneficiari.

Questi risultati, frutto di un impegno corale nel quale si fondono competenze, esperienze e ricchezze di un’intera comunità, porta la Fondazione a confermare il proprio impegno attraverso una nuova edizione del Bando, ampliando l’arco temporale dei progetti al triennio, così da consentire un più ampio respiro nonché una maggiore continuità e solidità delle azioni.

Le finalità

Nello spirito del ruolo e della missione della Fondazione a favore del proprio territorio di riferimento, il Programma Pluriennale di Attività 2024-2026 pone l’accento sull’esigenza di cogliere la multiformità e multidimensionalità delle questioni sull’invecchiamento. Nella sezione dedicata a priorità, strategie e obiettivi del Settore “Assistenza agli anziani” si declina infatti quale intendimento quello di “Sostenere la rete territoriale già consolidata (enti locali, terzo settore, reti di prossimità) nella realizzazione di un mix di interventi – in equilibrio dinamico, coordinato e integrato – che possa contribuire concretamente ed efficacemente alla qualità della vita dell’anziano, valorizzandone autonomie, libertà e competenze. La costante interazione e collaborazione tra tutti gli attori sociali e fra le diverse figure coinvolte (famiglie, caregiver, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, case manager…) consente infatti una sempre maggiore integrazione tra servizi sociali, sanitari, relativi alla cultura, alla socialità, alla formazione, mettendo dunque al centro il complesso dei desideri e dei bisogni della persona”.

Si preferisce dunque, più che definire degli obiettivi specifici, individuare alcuni principi, alcune variabili e alcune dinamiche che probabilmente riescono meglio a comprendere e descriverne i molteplici profili, quali:

  • il rispetto delle libertà e delle autonomie individuali, valorizzando al contempo la funzione della socialità e della rete comunitaria: è di fondamentale importanza mantenere la persona al centro del proprio ambiente, della propria famiglia e dei caregiver, per costruire percorsi attivi e partecipativi, flessibili, integrati, che valorizzino relazioni e conoscenze;
  • la presenza di spazi e luoghi inclusivi e accessibili: relazioni, esperienze, significato e identità non sussistono senza spazi e luoghi, in primis quello della casa e della dimensione dell’abitare. Ma è importante che tali valori possano estendersi a livello urbano e più in generale al territorio, favorendo l’accesso e la fruizione degli spazi e dell’ambiente, l’adozione di uno stile di vita sano e attivo, una mobilità lenta, dolce e sostenibile;
  • la coprogettazione dei servizi e dei percorsi offerti: è necessario coinvolgere e integrare non solo tutti i diversi attori che operano nella cura e nell’assistenza degli anziani, ma anche le rispettive competenze, gli strumenti e le attività, costruendo al contempo sulla persona una “mappa” dei bisogni e una visione condivisi, anche con la famiglia e i caregiver, favorendo i legami di appartenenza al proprio “territorio relazionale” nonché percorsi adattabili al mutare dei bisogni della persona;
  • il potenziamento e la valorizzazione delle competenze – umane e relazionali, oltre che professionali – di operatori e volontari: il loro contributo nella relazione di cura è essenziale, in particolare per il carattere di complementarietà e sinergia che esso riveste. Se è di vitale importanza favorire la formazione continua per gli operatori professionali – in termini di sviluppo delle competenze, della sensibilità, della qualità e dell’impatto dei percorsi – è altrettanto importante far emergere la figura del volontario in quanto portatore di valori – in termini di dono, impegno personale, condivisione, identità e missione;
  • il dinamismo e l’adattabilità delle proposte al contesto: i bisogni cambiano in relazione alla persona, al contesto e al tempo. E’ di fondamentale importanza che le fasi di analisi ed elaborazione delle risposte possano dare luogo ad un continuum di opzioni, opportunità e strumenti di valorizzazione delle capacità e competenze della persona anziana;
  • l’importanza delle relazioni intergenerazionali: favorire il dialogo e il confronto fra generazioni non è solo un eccellente strumento di inclusione e coesione sociale, ma offre straordinarie opportunità in termini di conoscenza, cittadinanza attiva, solidarietà, trasmissione del patrimonio culturale;
  • le nuove tecnologie: rappresentano una grande opportunità per tutti gli attori coinvolti; dalla telemedicina ai social, lo spettro di possibilità è estremamente vasto e tale occasione va colta realizzandone la complessità, adattandola ai bisogni e valorizzando gli aspetti relazionali e inclusivi, nel rispetto della persona e del suo contesto.

 

Attività e spese ammissibili/non ammissibili

Da quanto sin qui descritto, emerge come le attività e gli interventi oggetto delle proposte progettuali che verranno presentate nell’ambito del presente Bando non possano essere descritte e dettagliate a priori, essendo appunto il risultato di una attenta analisi dei bisogni, del contesto e della rete comunitaria. Per questo la Fondazione invita gli enti e le reti proponenti a una progettazione il più possibile accurata e motivata.

Si precisa che non sono comunque ammesse al Bando le seguenti tipologie di intervento, nonché i costi relativi o assimilabili a:

  • spese di gestione ordinaria (attività istituzionale dell’ente proponente e degli enti partner);
  • azioni/progetti/attività puntuali (quali, ad esempio, servizi di trasporto, gruppi di mutuo/auto aiuto, attività di studio e ricerca…) non inseriti in una proposta progettuale più ampia ed articolata;
  • acquisto di arredi, attrezzature e automezzi, ancorché finalizzati o correlati alle azioni oggetto della proposta progettuale;
  • valorizzazione delle attività di volontariato, delle donazioni di beni/servizi e qualsiasi onere che non dia luogo ad un esborso effettivo e documentabile.

Ai fini della rendicontazione delle spese sostenute si precisa inoltre che – oltre a quanto già indicato nel documento “Istruzioni operative per l’attività erogativa” (paragrafo “Rendicontazione delle spese”) – sono di norma esclusi dalle somme rendicontabili:

  • costi sostenuti per attività/azioni progettuali non dirette a beneficiari rientranti nella fascia di età prevista dal Bando (70+ anni);
  • qualsiasi erogazione di somma che non abbia natura di corrispettivo economico (documentato, quindi, con fattura o ricevuta fiscale o ricevuta per prestazione occasionale) ovvero di rimborso commisurato a spese effettivamente sostenute dal terzo ed adeguatamente documentate;
  • erogazioni liberali o donazioni di qualsiasi genere;
  • costi relativi a contratti di leasing;
  • costi coperti/finanziati da contributi concessi da altri enti o da altre forme di sostegno pubbliche o private.

Il quadro finanziario potrà ricomprendere i costi relativi agli operatori, ai professionisti ed ai consulenti esterni impegnati nella realizzazione delle azioni progettuali; tra questi potrà essere valutata anche l’introduzione di figure professionali “innovative”, capaci ad esempio di fungere non solo da coordinatori ma anche da catalizzatori di energie, risorse e servizi oppure di elaborare azioni innovative.

Plafond e tipologia di contributo

Lo stanziamento complessivo reso disponibile dalla Fondazione per il Bando “OverAll” nel triennio 2024-2026 ammonta ad € 510.000,00.

Le proposte presentate dovranno riportare data di avvio non anteriore al 1° gennaio 2024 o, qualora già finanziate nell’ambito della II edizione del Bando, comunque posteriore a quella di conclusione del precedente progetto. La data di fine progetto non potrà comunque risultare posteriore al 31 dicembre 2026.

Il contributo eventualmente disposto per le singole proposte progettuali presentate potrà comunque essere concesso nella misura massima del 60% della previsione complessiva di spesa ritenuta ammissibile, fino ad un ammontare massimo di € 60.000,00 per progetti di durata triennale.

Qualora la rete progettuale, i contenuti, la qualità e l’innovatività della proposta (secondo quanto più avanti esposto al paragrafo “Valutazione della proposta progettuale”) vengano ritenuti particolarmente meritevoli nonché quando le particolarità del contesto comunitario (territorio periferico, carenza di reti e relazioni, peculiari situazioni di disagio e fragilità) evidenzino l’esigenza di una maggiore attenzione, la Fondazione potrà valutare la possibilità di conferire un elemento di premialità innalzando la percentuale massima di cofinanziamento al 75% della previsione complessiva di spesa ritenuta ammissibile, fino ad un ammontare massimo di € 37.500,00 per progetti di durata triennale.

Soggetti ammissibili

Le organizzazioni richiedenti (e/o capofila) devono avere la sede legale e/o operativa nel territorio di intervento della Fondazione di cui all’art. 1, comma 3 dello Statuto e devono essere costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della richiesta. Le azioni progettuali dovranno svolgersi nel sopra citato territorio di riferimento della Fondazione.

Sono destinatari del Bando – in qualità di ente proponente o capofila – gli Enti non profit di natura privata che abbiano quale propria attività primaria e diretta quella caratterizzata da fini di assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale.

Verrà valorizzata la realizzazione di progetti condivisi attraverso la costituzione di reti di partenariato tra più soggetti che possiedano i requisiti previsti dal Regolamento dell’attività istituzionale della Fondazione. La richiesta dovrà essere comunque presentata da un solo ente capofila che dovrà possedere le necessarie e opportune competenze, in ambito organizzativo, gestionale, economico e relazionale, al fine di catalizzare e coordinare al meglio non solo gli ulteriori partner coinvolti nel progetto ma il più ampio spettro di attori sociali e risorse della comunità.

Come fare domanda

Le proposte progettuali dovranno essere presentate utilizzando esclusivamente l’apposita procedura online accessibile dal sito istituzionale della Fondazione dalle 9 del 7 maggio 2024 alle 13 del 3 giugno 2024. Le domande pervenute in tempi diversi o con modalità differenti da quanto sopra indicato non verranno ammesse.

Per informazioni

Per tutto quanto non espressamente previsto o indicato nel presente Bando si deve far riferimento allo Statuto della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, al Codice Etico, al Regolamento dell’Attività Istituzionale, alle Istruzioni operative per l’attività erogativa, al Piano Pluriennale di Attività 2024-2026 e al Documento Programmatico Previsionale 2024 disponibili nel sito www.fondazionecariforli.it, che costituiscono il riferimento essenziale nonché parte integrante e sostanziale del Regolamento del presente Bando.

Per qualsiasi dubbio sulla compilazione delle richieste, sull’iter delle domande e sulla modalità di rendicontazione puoi contattare l’Area Attività Istituzionale all’indirizzo e-mail progetti@fondazionecariforli.it oppure telefonando allo 0543-1912-015 o 016 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 16.

Per quanto concerne invece l’assistenza tecnica alla compilazione delle domande on-line è attivo un servizio di help-desk raggiungibile via e-mail all’indirizzo assistenzarol20@strutturainformatica.com oppure telefonando al numero 051 0483718 (attivo dal lunedì al venerdì).

Allegati

Le informazioni contenute in questo sito sono tratte dalla fonte ufficiale degli enti erogatori, vengono ricontrollate più volte e con cura dalla redazione. VolontaRomagna Odv non è responsabile di eventuali inesattezze dovute a sviste o cambiamenti di procedure e scadenze non tempestivamente segnalate. Si invitano i lettori a usare BandiNews come uno strumento di consultazione e di ricerca e di riferirsi alle fonti originali per reperire la documentazione e verificare le procedure ufficiali.

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