Come parte del quadro anti-schiavitù delle Nazioni Unite, il Fondo riempie una nicchia di aiuti diretti alle vittime e di costruzione della resilienza per i sopravvissuti e la società civile. Attraverso partenariati strategici, il Fondo integra e sfrutta il ruolo di monitoraggio, segnalazione, advocacy e consulenza di altri meccanismi delle Nazioni Unite che combattono le forme contemporanee di schiavitù.
Dalla sua istituzione da parte dell’Assemblea Generale nel 1991 (risoluzione 46/122), il Fondo per la schiavitù delle Nazioni Unite ha assegnato oltre 8 milioni di dollari a oltre 400 organizzazioni in più di 100 paesi, fornendo riabilitazione e assistenza a migliaia di persone i cui diritti umani sono stati gravemente violato a causa di forme contemporanee di schiavitù.
Azioni finanziabili
Il Fondo sostiene i progetti mirati alla tutela, all’empowerment e all’inclusione delle vittime delle forme contemporanee di schiavitù, attraverso interventi assistenziali diretti. L’assistenza può includere assistenza medica, psicologica, sociale, legale, umanitaria, educativa, professionale e formativa, nonché altre modalità di sostegno all’individuo.
Per “forme contemporanee di schiavitù” si intendono, tra le altre:
- Lavoro forzato
- Peggiori forme di lavoro minorile
- Bambini in conflitto armato
- Obbligazione del debito
- Matrimonio forzato e precoce
- Schiavitù tradizionale
- Tratta di esseri umani
- Vendita di bambini
- Vendita di mogli
- Servitù
- Schiavitù sessuale.