La proposta progettuale può essere avanzata da un’organizzazione di volontariato o da un’associazione di promozione sociale regolarmente iscritte nei rispettivi registri regionali o nazionali. Gli altri Enti del Terzo Settore (cooperative sociali, fondazioni, onlus, etc) possono entrare a far parte della rete dei partner di progetto che collaborano con il soggetto proponente oppure possono presentare un’idea progettuale che, se ritenuta d’interesse, verrà assunta come propria dall’Amministrazione che individuerà il soggetto attuatore mediante una procedura di evidenza pubblica.
Per presentare la proposta progettuale è necessario compilare gli appositi formulari. Le tipologie di schede per il Piano Attuativo Annuale 2019 sono due:
- per presentare progetti in continuità con quelli approvati col PAA 2018;
- per presentare ex novo una proposta progettuale per il PAA 2019
Per i progetti che verranno approvati dal Comitato Distretto e che saranno quindi contenuti nel Programma Attuativo Annuale, dovrà poi essere sottoscritta una Convenzione di Sovvenzione (inviata dall’Ufficio di Piano) tra l’Amministrazione e il relativo soggetto proponente.
I progetti sono valutati dall’Ufficio di Piano del Distretto di Rimini. I criteri che vengono tenuti in considerazione nella valutazione dell’ammissibilità della proposta progettuale e del contributo da assegnare sono:
- qualità generale del progetto valutata in base alla:
- rispondenza agli obiettivi strategici triennali individuati a livello regionale e distrettuale;
- sostenibilità;
- capacitazione dell’utenza;
- modalità di divulgazione alla cittadinanza delle attività e dei risultati raggiunti dal progetto;
- raccordo con i Servizi territoriali;
- mobilitazione di risorse proprie del proponente (in termini di messa a disposizione di risorse umane e strumentali).
I progetti che prevedono azioni che si svolgono all’interno di istituti scolastici (di qualsiasi ordine e grado) durante l’orario di svolgimento delle lezioni, devono avere come proponente l’Istituto scolastico stesso, che indicherà come partner l’associazione che svolgerà il progetto.
Le voci di costo possono essere di varie tipologie: personale, acquisti di materiale, noleggi di spazi o attrezzature, stampa di materiale promozionale, rimborsi spesa per trasferte, formazione dei volontari, assicurazione, ecc.
Tuttavia alcune voci di costo non sono ammissibili a finanziamento e quindi se presenti nel piano finanziario rappresenteranno il co-finanziamento messo sul progetto dall’associazione.
Nel dettaglio, non possono essere coperte utilizzando il contributo pubblico le spese non direttamente riconducibili alle azioni progettuali esplicitate. È comunque riconosciuto il rimborso forfettario dei costi indiretti nella misura massima del 15% del costo globale di progetto.
In specifico sono escluse, sulla base di tale presupposto, le spese relative a:
- acquisto di materiali non collegati ad azioni progettuali (es: no borsine con il logo dell’associazione, sì magliette per una partita);
- acquisto di beni durevoli per la parte che eccede l’ammortamento nel periodo di durata del progetto;
- quote di iscrizione e/o spese di trasferte per partecipazione a momenti aggregativi interni all’associazione proponente (assemblea soci, convegni associativi locali o nazionali, ecc);
- quote associative;
- personale dipendente dell’associazione a tempo determinato e indeterminato;
- spese per cene sociali, pranzi di lavoro e momenti di convivialità.
Il progetto deve necessariamente prevedere un apporto considerevole di risorse proprie messe a disposizione dall’associazione proponente e/o dall’eventuale rete di partner. Pertanto, nella scheda progettuale è necessario esplicitare oltre il costo finanziario (le spese vive per realizzare il progetto) anche il valore economico complessivo del progetto che deriva dall’apporto del personale volontario impiegato, dalla messa a disposizione di spazi, mezzi e strumenti in disponibilità dell’associazione.
Le risorse finanziarie destinate al progetto dal proponente e che costituiscono il cofinanziamento invece possono derivare da: fondi dell’associazione, sponsor privati; finanziamenti pubblici da altri Enti; quote degli utenti beneficiari del progetto; quota parte del personale dipendente dell’associazione o dalla rete dei partner, ecc.
Nel caso in cui un progetto sia finanziato da più soggetti o le azioni presentate siano parte di un progetto più ampio, occorre presentare il progetto nella sua interezza esplicitando tutte le azioni e le relative fonti di finanziamento che le sostengono.
È possibile richiedere una rimodulazione qualora durante lo svolgimento del progetto intervenga la necessità di apporre delle modifiche. Eventuali variazioni delle azioni e/o delle voci di costo devono essere comunicate tramite mail all’Ufficio di Piano (ufficiodipiano@comune.rimini.it) che provvederà a valutarle e ad approvarle.
Le variazioni al budget preventivo sono da intendersi sia come sostituzione di voci di spesa con altre voci, sia come variazione del costo di una singola voce. Le modifiche inferiori al 20% del costo delle singole voci di spesa non vanno comunicate. La mancata comunicazione delle suddette variazioni può comportare, nella valutazione del rendiconto finale, la decurtazione del contributo relativamente alle attività e/o voci di costo variate.
In fase di rendicontazione finale andrà presentata una dettagliata relazione e dovranno essere rendicontate, con appositi documenti giustificativi, tutte le voci spesa dichiarate, ad eccezione dei costi indiretti.
Per tutte le spese occorre produrre fattura o ricevuta intestata all’associazione e riportante nella causale il nome del progetto. Gli scontrini sono ammessi solo per piccoli importi e se allegati all’apposito modulo di rimborso (che verrà fornito). Anche i rimborsi spesa per trasferte (carburante, pedaggi, biglietti, ecc) sono ammessi solo dietro presentazione di giustificativo e utilizzando l’apposito modello.
Qualora in fase di rendiconto finale il costo del progetto dovesse risultare inferiore a quello approvato, si provvederà a ridurre proporzionalmente l’importo del contributo assegnato.
Oltre alla rendicontazione delle spese vanno presentati anche i registri di presenza dei volontari e dei beneficiari diretti del progetto. Per i destinatari diretti del progetto è necessario rilevarne la partecipazione alle iniziative/fruizione di servizi, pertanto l’associazione dovrà predisporre dei fogli firma da far compilare nelle varie occasioni.
Se il progetto prevede la realizzazione di materiale promozionale (pieghevoli, manifesti, locandine, ecc) sullo stesso va riportata la dicitura: “Progetto approvato e finanziato nell’ambito del Piano di zona per salute e il benessere sociale 2018-2020 – PAA 2019”. Oltre al materiale promozionale la stessa dicitura va indicata anche nelle notizie inerenti il progetto pubblicate su siti internet o social media, in comunicati stampa oppure su eventuali lettere/comunicazioni inviate ai soggetti per presentare il progetto e chiederne l’adesione o l’invio di utenti.