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Censimento Istat sul non profit

23 Set 2013

Una base informativa con spunti per verificare com’è cambiato nel tempo il non profit italiano e quali siano i trend evolutivi. In Emilia Romagna le Istituzioni rilevate sono 25.116, pari all’8,3% del totale nazionale (301.191) con un incremento, rispetto al Censimento 2001, del 27,2%, lievemente inferiore alla media nazionale (+28%). Questo settore impiega a livello regionale 516.590 risorse umane di cui: 64.395 addetti, 23.113 lavoratori esterni, 532 lavoratori temporanei e 428.550 volontari. In Emilia Romagna il settore Non Profit è costituito principalmente da 16.949 associazioni non riconosciute (67,5% del totale), 5.960 associazioni riconosciute (22,7%) e 706 cooperative sociali (2,8%). Per quanto riguarda i dati regionali, il non profit cresce soprattutto nel Nord e nel Centro Italia, con punte più alte di presenza e attività in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Quasi la metà dei dipendenti impiegati nelle istituzioni non profit (46,9 per cento) è concentrata in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. La nota è relativa al 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit 2011. La crescita del Terzo settore è evidente prima di tutto a livello nazionale: al 31 dicembre 2011, le organizzazioni non profit attive in Italia sono 301.191, con un incremento del 28% rispetto al 2001, anno dell’ultima rilevazione censuaria sul settore. Più contenuto, ma sempre positivo, il dato relativo all’incremento di istituzioni con addetti (+9,5 per cento) con una crescita del personale dipendente pari al 39,4 per cento rispetto al 2001. Il settore conta sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di volontari, 681mila dipendenti, 270mila lavoratori esterni e 5mila lavoratori temporanei. Nel tessuto produttivo italiano, il non profit occupa una posizione significativa: il 6,4 per cento delle unità economiche attive. Il settore della cultura e dello sport assorbe il 65 per cento del totale delle istituzioni non profit, seguito dai settori dell’assistenza sociale (con 25mila istituzioni), delle relazioni sindacali e di rappresentanza (16 mila realtà), dell’istruzione e ricerca (15mila istituzioni). Il peso della componente non profit nell’assistenza sociale è significativo anche in termini di occupazione con 544 addetti ogni 100 nelle imprese.

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