Si tratta di una giornata non solo di gioco ma anche voluta per riaffermare la necessità del rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti i migranti e le migranti provenienti dalla Libia. Ma anche per diffondere un’altra cultura dello sport e del calcio nella società e nel nostro territorio. C’è, infatti, uno stretto rapporto tra come viviamo la società e gli effetti di questa crisi e la pratica sportiva. Per queste ragioni promuovere uno sport auto organizzato, popolare e antirazzista è oggi più che mai necessario in una società paralizzata dalla paura del “diverso”, dall’individualismo, dalla shock economy. Ecco perché abbiamo pensato ad una giorno, domenica 6 maggio, condiviso, in particolare, con i migranti provenienti dalla Libia che hanno vissuto la guerra, i bombardamenti, i rastrellamenti e lo sfruttamento sulla loro pelle. E che sono ora presenti nel nostro territorio ma con un futuro sempre più incerto e con l’impossibilità di vivere una vita degna anche a causa della zona d’ombra del diritto che si è creata intorno al nodo del rilascio di un permesso di soggiorno. Promuovono: Ass. Rumori sinistri – Riminesi Globali contro il razzismo In collaborazione con Progetto Melting Pot e Campagna Gioco anch’io www.associazionerumorisinistri.blogspot.it – www.riminesiglobalicontroilrazzismo.blogspot.it