Chi Dimentica, cancella… Noi non dimentichiamo
#storiedivolontariato
Marisa Degli Angeli, è presidente di Penelope associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse – associazione territoriale Emilia Romagna odv, ed è la mamma di Cristina Golinucci, scomparsa a settembre del 1992, da Cesena (ormai 32 anni fa) e di cui si persero le tracce quando aveva 21 anni.
Il suo corpo non è mai stato trovato.
Da Ronta era partita nel primo pomeriggio, a bordo della sua Cinquecento color azzurro. L’auto venne ritrovata nel parcheggio del convento. Di Cristina, allora ventunenne con la vita che le si apriva tra famiglia, amici, lavoro e fidanzato, non si seppe più nulla… Scomparsa.
Marisa è il ritratto della forza, ma anche della tenacia e della speranza e, come fa da più di trent’anni, è alla ricerca della verità sulla scomparsa della figlia Cristina Golinucci.
La sua testimonianza dimostra come da una grande tragedia possa nascere un impegno sociale e civile a vantaggio di tutti.
Il 5 dicembre 2003, assieme ad altri volontari Marisa ha costituito l’associazione, le cui finalità sono quelle di:
- costruire un’occasione d’incontro per le famiglie che hanno vissuto l’esperienza della scomparsa di un proprio caro;
- offrire un sostegno legale e psicologico alle famiglie;
- organizzare iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica perchè non dimentichi;
- farsi promotrice di proposte concrete alle autorità politiche e alle istituzioni per il sostegno alle famiglie e per il reperimento dei dati delle persone scomparse.
- raccogliere e centralizzare tutti i dati riguardanti le persone scomparse, sul territorio nazionale ed estero, in una vera e propria banca dati.
Marisa non si arrende, nonostante le oltre 10 archiviazioni, nonostante ricerche, indagini, omertà, verità non dette, con le sue parole afferma che “A ogni riapertura, si riaccende la speranza di arrivare alla verità. Ogni nuova notifica di archiviazione del caso è come una porta chiusa in faccia. Una consapevolezza amara e dolorosa. Ma non mi voglio arrendere, non solo per il mio caso, ma per tutti i casi di persone scomparse!” e continua “Il dolore di una madre non si archivia”.
“Non smetterò di oppormi all’archiviazione, continuerò a lottare assieme ai miei legali dell’associazione Penelope che aiuta le famiglie degli scomparsi. Voglio la verità su mia figlia, andrò avanti finché sarò in vita. Cristina era una ragazza solare e allegra, aveva tanti interessi e tanti amici, non aveva alcun motivo di voler morire. Voglio trovare le sue ossa e metterle accanto a quelle di suo padre“.
“Non mi interessa la vendetta, ma vorrei giustizia. Chiedo solo i resti di mia figlia Cristina. Metterei il cuore in pace e continuerò a lavorare per l’associazione Penelope e per le famiglie di persone scomparse”, continua Marisa.
È stanca Marisa, ma non si arrende, continua la sua battaglia per scoprire la verità. Durante gli anni a Cesena è stato inaugurato un giardino dedicato “Giardino per Cristina” a Ronta, dove è collocata anche la panchina rossa in memoria della stessa.
Per contattare l’associazione: