Cosa fare da grandi…

6 Set 2019

Cosa fare dopo le superiori? Tanti i dubbi, i sogni, le domande… Lia, in passato, ha trovato la sua risposta anche grazie al tirocinio in Spagna, a Granada, un’esperienza possibile con il progetto europeo Exploring Talent. Ora, a 23 anni, dopo la triennale come educatore sociale, ci riprova: ancora non sa cosa scegliere per la magistrale e ha quindi deciso di ripartire, questa volta con il Corpo europeo di solidarietà, alla ricerca di nuovi stimoli.

L’esperienza a Granada

La sua avventura è iniziata nel 2016 insieme a Volontarimini. A Granada era stata inserita per tre settimane in un centro per persone con disabilità.

“Sono rimasta colpita dalla relazione che si instaurava tra educatori e le persone ospiti nel centro. Era un rapporto di forte vicinanza – racconta –. Ricordo un signore che, dopo un ictus era in condizioni molto gravi. Quando voleva comunicare qualcosa si agitava tutto. L’educatore allora si avvicinava, prendeva il suo viso tra le mani e lo rassicurava parlando sottovoce. Tra loro si capivano magicamente. Ho poi viva la sensazione di un abbraccio di addio con un altro signore che non poteva parlare. Con lui avevo instaurato un legame e alla mia partenza avrei voluto dirgli qualcosa ma non sapevo bene lo spagnolo, e lui mi ha abbracciato con un solo braccio, aveva perso l’uso dell’altro, ma è stato così stretto che è un’emozione che porto ancora con me”.

Germania… sto arrivando

Dopo questa esperienza la voglia di tornare in Europa per sperimentarsi nuovamente. Lia, infatti, ha presentato domanda per il Corpo europeo di solidarietà, insieme a Volontarimini, ente di invio, potrà così trascorrere un’esperienza di tirocinio in Germania, a Karlsruhe. A inizio ottobre 2019 la partenza, dopo le ultime pratiche per completare l’iter di approvazione del progetto. Questa volta come volontaria, per un anno sarà coinvolta nelle attività del Kita im Weiherwald. Si tratta di un asilo inclusivo ma sui generis. Qui bambini con disabilità e non sono accompagnati dagli educatori e dai volontari nello sviluppo delle proprie abilità individuali, attraverso: laboratori creativi, sport e vita all’area aperta, il centro infatti si trova immerso nel bosco.

La struttura si compone di 6 asili – spiega – io sarò inserita in quello inclusivo, c’è anche un asilo poliglotto. Negli altri 5 saranno accolti altrettanti volontari da Turchia, Grecia, Russia, Francia… avremo modo di conoscerci e confrontarci sulle nostre esperienze. E poi ho l’occasione di imparare il tedesco, il progetto prevede per il primo mese tutte le mattine lezioni di lingua per noi volontari.  Non ho ancora trovato la magistrale giusta per me – conclude –, chissà, forse riuscirò a capire cosa voglio fare e dove specializzarmi, magari continuerò i miei studi proprio in Germania”.

Come partecipare al Corpo europeo di solidarietà

Volontarimini, in qualità di ente di invio del Corpo europeo di solidarietà, propone a giovani dai 18 ai 30 anni un’esperienza di volontariato in uno dei paesi dell’Unione europea. I ragazzi possono consultare le proposte di diversi enti di accoglienza nel sito di riferimento. Una volta individuata l’esperienza di interesse possono poi proporre la propria candidatura.

Chi volesse maggiori informazioni sul Corpo europeo di solidarietà può contattare Volontarimini scrivendo a europa@volontarimini.it

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