In particolare il Coordinamento si è soffermato sul futuro ruolo dei Centri di Servizio per il volontariato (articolo 5, lettere “e” del testo di riforma).
Il disegno di legge tocca infatti diversi aspetti quali: composizione e gestione, finalità e funzioni, destinatari e beneficiari, forma giuridica, finanziamenti e controllo.
A supporto della proposta emendativa, CSVnet ha redatto il documento I CSV nel progetto di riforma del Terzo settore, attraverso il quale viene commentato l’art. 5 (lettera e) del DDL nella versione approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 9 aprile. Ecco alcune tra le questioni segnalate da Csvnet che denuncia uno scenario deludente.
Autogestione
Il testo approvato alla Camera parla di “Centri di servizio promossi dalle organizzazioni di volontariato”, lasciando in sospeso uno dei principi che ha regolato l’attuale esperienza dei Csv, ovvero quello della “gestione” d ei Centri a capo delle Odv
Beneficiari
Il testo allarga la platea dei beneficiari dei Centri di Servizio agli enti del Terzo settore, alterando il rapporto tra fondi disponibili ed enti beneficiati, di valore considerevolmente ridimensionato. Csvnet nella propria analisi sottolinea l’importanza di un’apertura in questo senso per mettere in evidenza la naturale connessione tra Odv e gli altri componenti del Terzo settore, ma ribadisce la funzione del Centro quale animatore territoriale del volontariato
Finanziamenti
Il disegno di legge prevede una stabilizzazione dei finanziamenti su programmazione triennale. Per Csvnet rimangono comunque insoluti alcuni nodi fondamentali, quali, per esempio, la drastica riduzione di risorse registrata negli ultimi anni. Nulla si dice poi in relazione all’equa distribuzione delle risorse nel territorio nazionale, provenienti dalle Fondazioni di origine bancaria, necessaria per garantire uniformemente i servizi essenziali per la promozione del volontariato
Controllo
Sugli organismi di controllo dell’attività dei Csv, Csvnet denuncia la poca chiarezza e nebulosità del testo di legge
Sistema
Il disegno di legge delega introduce il concetto di “sistema dei centri di servizio” ma non ne fa conseguire nulla in termini applicativi
In conclusione
L’auspicio di Csvnet “è che i CSV continuino ad essere governati dalle OdV, che venga riconosciuta la funzione di CSVnet in una logica di sistema, che venga garantito un equo finanziamento dei CSV in tutte le regioni, che sia assicurata uniformità regolamentare su tutto il territorio nazionale e, non ultimo, che venga riconosciuta la ‘promozione delle attività di volontariato’ quale finalità specifica del nostro mandato, a valere per tutti i soggetti del Terzo settore”.
In allegato:
Proposta emendativa Csvnet
I Csv nel progetto di Riforma del Tezo settore