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Dalla scuola al mondo reale: il PCTO in VolontaRomagna

21 Lug 2025

#storiedivolontariato #unlunedìdavolontari

In un’Italia dove il volontariato rappresenta un pilastro silenzioso ma fondamentale della società, sono sempre di più i giovani che decidono di mettersi in gioco.

Tra loro ci sono Paloma Testi e Alexander Pieri, studenti del Liceo V. Monti di Cesena, che hanno svolto un’esperienza PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) presso la sede di Cesena di VolontaRomagna.

Uno dei compiti a loro affidati è stato quello di intervistarsi e da queste due interviste abbiamo capito come quest’esperienza abbia contribuito alla loro crescita personale e professionale.

Intervista a Paloma Testi: “VolontaRomagna mi ha aperto gli occhi sul volontariato”

“Mi chiamo Paloma Testi, sono una studentessa del Liceo V. Monti. Quest’anno ho avuto l’opportunità di svolgere un’esperienza PCTO presso VolontaRomagna, un centro che promuove il volontariato e supporta le associazioni del territorio

Così inizia l’intervista di Paloma che, prima di questa esperienza, pensava al volontariato come un concetto astratto. Con VolontaRomagna ha scoperto cosa significa “mettersi in gioco” concretamente: ascoltare, collaborare, osservare la realtà da angolazioni diverse.

Quali attività hai svolto durante lo stage?

Tantissime! Ho aiutato nell’organizzazione e comunicazione di eventi, partecipato a incontri sul tema dell’inclusione e dell’ambiente, e assistito alla gestione dei bilanci delle associazioni. Una delle soddisfazioni più grandi? Aver caricato quasi da sola il bilancio d’esercizio sul RUNTS di una associazione”.

Questo è stato il tuo primo tirocinio. Dal punto di vista personale, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Sì, questo è stato il mio primo tirocinio e all’inizio ero davvero nervosa. Ma appena sono entrata nella sede, con Alexander accanto e le persone del team, mi sono sentita subito a mio agio. Mi ha fatto crescere. Ho acquisito fiducia, imparato a lavorare in squadra, e gestire il tempo in modo più efficace. Soprattutto, ho capito che anche un piccolo gesto può fare la differenza“.

Hai già un’idea per il tuo futuro?

Non del tutto, ma so che voglio fare qualcosa che abbia un impatto positivo sugli altri. Mi attirano le professioni legate alla comunicazione, all’educazione o al sociale. Anche la psicologia mi incuriosisce: capirsi, aiutarsi… è un tema che mi sta a cuore“.

Che consiglio daresti a chi sta per iniziare un PCTO?

Di non prenderlo come un obbligo. Siate curiosi, chiedete, andate oltre le aspettative. È un’opportunità per conoscersi meglio e scoprire la realtà che ci circonda“.

Infine, cosa significa per te il volontariato? e soprattutto pensi di voler fare volontariato in futuro?

Volontariato è umanità. È uscire dalla propria bolla e vedere il mondo con occhi diversi. È uno scambio dove ricevi più di quanto dai. Assolutamente sì, vorrei fare volontariato. È un mondo vario e ricco che mi ha aiutata a crescere. Credo che chiunque possa dare qualcosa, anche se piccolo, e che ogni gesto abbia valore.

Intervista a Alexander Pieri: “Giovani protagonisti”

A 18 anni, tra greco e latino, Alexander sceglie il volontariato. Studente del liceo classico “V. Monti” di Cesena, Alexander Pieri ha intrapreso il suo primo percorso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) presso VolontaRomagna. In questa intervista ci racconta l’impatto che ha avuto questa esperienza sul suo modo di guardare il mondo… e sul suo futuro.

Ciao, mi chiamo Alexander, ho 18 anni e frequento il quarto anno del liceo classico tradizionale “V. Monti” di Cesena, nella classe 4^A. Ho svolto il mio primo tirocinio PCTO presso VolontaRomagna, centro servizi per il volontariato, e posso dire che è stato tutto fuorché una semplice osservazione“.

Come hai vissuto il tuo PCTO presso VolontaRomagna?

È stata un’opportunità preziosa per conoscere il volontariato da una prospettiva completamente nuova. Ho partecipato attivamente, affiancando il team nelle attività quotidiane e scoprendo quante associazioni lavorano silenziosamente per rafforzare il tessuto sociale locale“.

Quali attività hai svolto concretamente?

Ho seguito attività pratiche e amministrative, tra cui incontri con diverse associazioni del territorio. Mi sono occupato del caricamento dei bilanci d’esercizio sul portale del RUNTS. È stato sorprendente capire quanto lavoro organizzativo si nasconda dietro ogni progetto di volontariato“.

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Mi ha fatto uscire dalla mia zona di comfort. Ho interagito con persone di età e realtà diverse, imparando il valore del lavoro “dietro le quinte” e acquisendo competenze pratiche e una consapevolezza nuova del Terzo Settore, sia sul piano normativo che gestionale“.

Cosa sogni di fare dopo il liceo?

Il mio sogno è diventare chirurgo. Mi affascina il mondo della medicina e intendo iscrivermi a Medicina. Sento che questo percorso mi avvicina ancora di più alla mia visione del servizio verso gli altri“.

Che consiglio daresti a chi affronta il PCTO per la prima volta?

Di farlo con apertura mentale. Anche se l’esperienza può sembrare distante dai propri obiettivi, ogni attività offre occasioni di crescita. Non accontentarsi del minimo, ma cercare di cogliere il significato profondo di ciò che si vive“.

Cosa rappresenta per te il volontariato?  E in futuro, continuerai a fare volontariato?

Il volontariato è una forma concreta di responsabilità. È mettersi a disposizione della comunità, crescere come persone, uscire dalla propria realtà e osservare il mondo con maggiore empatia. Mi piacerebbe molto fare volontariato in futuro. Credo che aiutare gli altri sia un gesto che arricchisce profondamente chi lo compie e può realmente migliorare la vita altrui“.

Paloma e Alexander dimostrano che il volontariato non è solo un impegno civico, ma un’occasione autentica di formazione e scoperta.

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