Domani faccio la brava

12 Feb 2024

Primi piani, figure intere, campi lunghi, diritti o di sbieco. Bianco e nero e colori. Lo sguardo viaggia, immagina. Dentro la cornice fotografica si srotola un mondo che è interno ed esterno. Solo che i soggetti ritratti sono sempre reclusi, dietro le sbarre, negli spazi di un carcere. Sono le protagoniste di “Domani faccio la brava. Donne, madri nelle carceri italiane”: un progetto del fotoreporter ravennate Giampiero Corelli.

La mostra, dopo essere stata ospitata a Bologna e a Cesena, arriva a Rimini, negli spazi dell’ala moderna del Museo della città di Rimini (ingresso da via Luigi Tonini, 1). Ed è visitabile tutti i giorni nel pomeriggio dalle 16 alle 19 (escluso il lunedì), fino al 10 marzo 2024. Ingresso libero.

L’inaugurazione è mercoledì 14 febbraio 2024 alle 12, interverranno:

  • Emma Petitti, alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
  • Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini monsignor
  • Chiara Bellini, vicesindaca e assessora alle Pari opportunità del Comune di Rimini
  • Kristian Gianfreda, assessore ai Servizi Sociali
  • Francesca Mattei, assessora alle Politiche di genere e giovanili
  • Palma Mercurio, direttrice della Casa circondariale di Rimini
  • Cristina Vizzini, presidente di Donne Impresa Confartigianato Rimini

Il progetto fotografico

Domani faccio la brava è il frutto di un reportage durato due anni con racconti inediti delle detenute di tredici istituti penitenziari femminili italiani, da Roma a Milano, da Bologna a Venezia, da Firenze a Torino, da Forlì a Trani, fino a Reggio Calabria, Napoli, Palermo, Messina e Catania. È l’ultima parte di una lunga indagine iniziata da Giampiero Corelli più di vent’anni fa.

Una cinquantina le fotografie esposte nei corridoi e nelle stanze del secondo piano dell’Ala moderna del museo civico. A concludere il percorso anche un cortometraggio con interviste realizzate da Giampiero Corelli a diverse detenute delle carceri da lui visitate e realizzato con il montaggio a cura del fotografo e filmaker Massimo Salvucci.

Corelli – scrive la giornalista Renata Ferri nel catalogo che accompagna la mostra – realizza fotografie e intense video interviste che sorprendono per la capacità di stare di fronte al dolore dell’altra. Senza incalzare, ascolta. Sono storie di donne assassine. Hanno ucciso per caso, per sbaglio. Si sono pentite e mai assolte”. Oppure, sono donne “ingannate da un sogno d’amore finito male” o finite nella spirale della “droga, brutta bestia, in un attimo ti porta via e ti fa fare cose che non vorresti”.

La mostra Domani faccio la brava. Donne, madri nelle carceri italiane, gode del patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini, oltre che del sostegno di Donne Impresa Confartigianato Rimini, Caritas Rimini, Acli, Acli arte e spettacolo, Coordinamento donne Acli, Soroptimist, Tim Business di Donatella Marchese, settimanale Il Ponte, Corriere Cesenate e Risveglio.

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