Centro di servizio per il volontariato della Romagna

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Dopo il primo viaggio all’estero…

1 Ago 2014

Sono 5 i ragazzi, di cui 2 dell’associazione Io Centro di Misano, che hanno “preso il volo” con Get Your Way. Il progetto europeo favorisce la mobilità di persone con disagio psichico o in una situazione di emarginazione sociale per un’esperienza di tirocinio e lavoro all’estero. E nasce dal mondo del volontariato.

Siamo partiti per la Lituania in aereo – raccontano Guendalina Battarra e Giampietro Cannone, i due accompagnatori del gruppo di Misano -. I timori connessi al viaggio erano tanti: l’ansia di sperimentarsi in un contesto nuovo, la paura di non riuscire ad entrare in contatto con persone e ambienti diversi, la distanza da casa e dalle rispettive abitudini, la preoccupazione di non essere abbastanza ‘autonomi’ e non per ultimo le difficoltà linguistiche”.

L’iniziativa prevede la partenza di 25 flussi. Per il momento sono 20 i ragazzi che hanno usufruito di questa possibilità con destinazione Lituania, Regno Unito e Grecia. Ma sono ben 125 quelli pronti a partire nei prossimi mesi, grazie al supporto dei Centri di Servizio per il Volontariato promotori dell’iniziativa, di Emilia-Romagna, Marche e Calabria: Volontarimini, ente capofila, Assiprov, Svep, Dar Voce, Asvm, Volabo, Forum Solidarietà, Csv Regione Marche e Volontà Solidale Cosenza.

Siamo stati ospiti dello ‘Youth Care Center’ di Panevezys – spiegano – È un istituto di servizio sociale frequentato da 50 utenti tra i 18 e i 40 anni, con diversi gradi di disabilità. Per l’intero periodo di permanenza siamo stati guidati nelle attività da due operatrici e la maggior parte dei laboratori li abbiamo fatti insieme a 5 ragazzi che frequentano l’istituto abitualmente”.

Il gruppo riminese ha partecipato a diverse attività per l’acquisizione di competenze da usare nel loro futuro lavorativo. Hanno seguito corsi di lingua e partecipato a laboratori artigianali. Non solo. Hanno potuto anche dare sfogo alla propria creatività con corsi di danza e teatro. Alle attività formative sono poi seguiti momenti ludici con visite alla città e gite alla scoperta della Lituania.

La varietà delle iniziative proposte – continua Guendalina – ha messo i ragazzi alla prova a 360°, ognuno di loro ha messo in campo le sue capacità e conoscenze. Ora mi sembrano più grandi e autonomi. Seguo una ragazza che al ritorno si è già lanciata in un nuovo tirocinio con una maturità che mi ha sorpreso”.

Il cercare nuove formule di relazione con l’ambiente, con gli altri utenti ha consentito a ognuno di rielaborare se stesso e di accrescere nuove risorse personali.

Nonostante qualche difficoltà legata alla lingua – conclude Gianpietro – i ragazzi hanno trovato modi differenti di relazionarsi con gli altri: è bastato un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio, cantare una canzone o una semplice partita a carte per creare affinità. Già alcuni di loro ci chiedono quando si riparte”.

Per informazioni sul progetto, Volontarimini, tel. 0541 709888

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