Rimini è ancora una volta protagonista in materia di turismo e di sociale risultando fra i vincitori di un bando europeo con uno dei progetti che da qualche anno è nato e si è sviluppato con sempre maggior consapevolezza, legando fortemente i due settori: si tratta di Friendly Beach, nato nel 2013 da un’idea dell’associazione Rimini Autismo.
Il progetto è stato ufficialmente presentato in una conferenza stampa giovedì 10 novembre a Rimini, presso la Sala giunta del Comune. Presente il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore alla scuola Mattia Morolli, Anna Lisa Fuligni di Pa Incentive, Alessandra Urbinati presidente di Rimini autismo e Roberto Gabrielli, vicepresidente di Rimini autismo che ha presentato in anteprima la proposta grafica che verrà utilizzata per il progetto.
Il progetto
Il progetto, promosso da Rimini Autismo in accordo e collaborazione con il Centro Autismo della Usl di Rimini e con il patrocinio del comune di Rimini e la partecipazione attiva delle associazioni di categoria turistiche, consiste nella creazione di una rete sociale territoriale unica in Europa in grado di accogliere con consapevolezza e adeguata preparazione, famiglie di persone con disturbi dello spettro autistico per vivere serenamente la propria vacanza in Riviera. Per far questo, psicologi, genitori, operatori sanitari e operatori turistici iniziano a dialogare attraverso una serie di incontri di formazione sull’autismo che contribuisce in primis a svolgere una importante funzione di diffusione di cultura in merito ad una tematica oggi sempre più diffusa.
Il progetto, con lo slogan ‘fai un salto al mare’, si consolida di anno in anno coinvolgendo sempre più realtà.
Gli operatori turistici coinvolti nel progetto Autismo Friendly Beach vengono formati ogni anno in modo da conoscere meglio l’autismo e capire come approcciarsi a questa realtà. Partendo dalle strutture alberghiere, le azioni si rivolongo anche agli stabilimenti balneari, ai parchi tematici, al personale degli uffici Iat, alla rete del trasporto pubblico urbano, in modo da creare una sorta di “oasi autismo friendly” dove le famiglie con persone autistiche sanno di poter trovare operatori competenti, informati e, soprattutto, in grado di capire e anticipare (spesso) le loro esigenze e necessità.
Selezionato al bando Cosme
Nel giugno del 2015 il progetto è stato presentato al bando Cosme sul turismo per “supportare la crescita del settore turistico” rispondendo al tema legato all’accessibilità del turismo. Su duecentotre progetti presentati, provenienti da tutti i paesi europei, solo ventinove sono stati finanziati. Per quello specifico all’accessibilità, sono stati presentati trentacinque progetti di cui otto finanziati (tra cui Friendly beach) con una valutazione di circa 90/100, uno dei punteggi più alti tra quelli finanziati.
Il progetto nasce dall’esperienza locale e la vuole rafforzare creandone un “modello” o “caso di studio” da estendere ed implementare in tutto il territorio europeo.
L’biettivo quello di creare un modello codificato ed innovativo per il turismo accessibile europeo. Questo modello, costruito sulla base dell’esperienza riminese, sarà esteso, implementato e testato prima nei paesi partner del progetto (Spagna e Croazia) e, in seguito, in tutti i paesi del Mediterraneo. Il progetto europeo, inoltre, prenderà in considerazione non solo l’autismo ma tutte le disabilità mentali/psichiche in generale.
La Spagna sarà il paese che per primo testerà la metodologia. I partner spagnoli saranno per prima cosa formati (formazione dei formatori) per poi iniziare le attività di coinvolgimento e formazione degli operatori locali. Verranno quindi creati e commercializzati dei pacchetti turistici dedicati.
Lo scopo del progetto è anche quello di sviluppare un prodotto turistico innovativo che intende aumentare i flussi turistici, migliorare le condizioni di accessibilità delle strutture e rafforzare quindi la competitività delle PMI che compongono la filiera turistica.
Elementi di innovazione
L’elemento innovativo consiste nell’accessibilità intesa non come un servizio “speciale”, dedicato per una particolare tipologia di turista (es. le persone affette da autismo) ma nel fatto che esso è rivolto alla famiglia nella sua interezza, per tutti, favorendo la piena integrazione e la possibilità di vivere l’esperienza turistica su un piano di parità. L’esperienza di Rimini ha infatti insegnato che la sensibilità/la consapevolezza acquisita dagli operatori coinvolti nel progetto è stata percepita ed apprezzata da tutti i clienti (non solo da quelli con bisogni “speciali”).
Un altro elemento di innovazione è dato dal fatto che la disabilità presa in considerazione dal progetto non è quella fisica ma quella mentale/psichica, quella “invisibile” e, quindi, più difficile da affrontare. Ma anche quella più frequente. Si stima che l’autismo sia la prima forma di disabilità e tutti, nella nostra cerchia di famigliari, amici e conoscenti abbiamo qualcuno con problemi di Alzheimer, depressione, o altri disturbi mentali o psichici. Se in termini di disabilità fisica o sensoriale il sistema turistico europeo offre numerose esperienze/progetti/politiche relative allo sviluppo di servizi adeguati, in materia di disabilità mentale la situazione è più complessa: la disabilità mentale coinvolge non solo e non tanto gli aspetti fisici o logistici, ma coinvolge soprattutto gli aspetti relazionali, sociali, educativi e civili. Se l’offerta turistica è ancora limitata per le persone con disabilità fisica, è ancora più limitata e restrittiva per le persone con disabilità mentali.
I partner
Questi gli attuali partner della rete del territorio di Rimini: Associazione albergatori Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica, Cooperative bagnini della riviera, Consorzio spiagge network, Parchi del Gruppo Costa, Start Romagna società di trasporto pubblico, uffici di informazione turistica (IAT), Rimini Reservation; cooperativa Millepiedi, che affianca i tanti progetti messi in campo in questi anni da Rimini Autismo, la rete di Autismo Friendly Beach che può contare sul supporto di educatori professionisti in grado di fornire alle famiglie in vacanza a Rimini un servizio di sostegno a seconda delle esigenze.