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Habitus pensante

20 Giu 2025

#storiedivolontariato a Forlì con l’associazione Fantariciclando aps.

Per questo mese abbiamo raccolto la testimonianza di Flavio presidente di Fantariciclando Aps che racconta l’associazione.

Tutti pensano in termini di storie ma solo negli ultimi anni a scuola si sta riscoprendo lo storytelling, l’arte del narrare, quale mezzo efficace di riflessione e costruzione di significato. Anche per l’anno scolastico 2024/25 Fantariciclando APS si è mossa, in assetto variabile, per portare contributi significativi alla rigenerazione, su base culturale ed educativa, della comunità educante. Siamo infatti per l’anno scolastico in corso di nuovo presenti in diverse formule, cordate, gruppi di lavoro, nelle offerte formative di Mause – Multicentro educazione ambientale, VolontaRomagna, Cittadini di Oggi e Domani e nei progetti: “Fantasia: un ponte tra Rodari e Ende”, Cittadini di Domani, NarrAzioni, NarrAzioni II (riservato ai docenti) e in attività per famiglie in qualche quartiere come ad esempio Cà Ossi (Forlì).

È evidente, il futuro ci sta a cuore. Certo le due anime di Fantariciclando, educazione ambientale e storytelling/narrazione empatica, fuse in maniera originale nel filone della ludo pedagogia ci consentono di proporre atelier sperimentali che proprio grazie all’attività dell’associazione si preoccupano esclusivamente di spingere la sperimentazione pedagogica nella ricerca applicata al servizio della crescita esperienziale e civica del fanciullo, delle famiglie e della comunità. Ad inizio maggio il grosso delle attività in classe è fatto e preparandoci alla VIS, valutazione d’impatto sociale, per ragionare sul nostro fare, condividiamo qualche spunto con chi vorrà leggerci.

NarrAzioni? L’oralità contribuisce a sviluppare le capacità di ascolto e stimola l’attenzione tramite un maggior coinvolgimento emotivo rispetto alla lezione frontale. Ogni progetto anche di manualità è per noi arricchito dalla “narrazione a braccio”, come nelle scuole secondarie di primo grado Caterina Sforza (Forlì) e alle Primarie Carducci (Cesena) per il Catalogo VolontaRomagna, o alle primarie Tempesta, Squadrani, Seminario, De Amicis o nelle scuole dell’infanzia Aeroplano, Primavera di Gesù, Cerini. Con l’Atelier sperimentale NarrAzioni proposto ad esempio all’Istituto Comprensivo n.5 Tina Gori si è cercato di trasferire alcuni contenuti metodologici ai bambini per consentire loro di padroneggiare i primi rudimenti della narrazione, arte antica così attuale, affrontando le fasi: ascolto attivo, mani in pasta (giocare con il metodo), ora racconto io (Future Tellers).

Ludo pedagogia, storytelling applicato e Inquiry Based Science Education (IBSE). IBSE o Inquiry Based Learning (IBL) è l’approccio pedagogico promosso dalla Commissione Europea (rapporto Rochard 2007) basato sull’investigazione che stimola la formulazione di domande e azioni per risolvere problemi e capire fenomeni. Le tre aree indicate (ascolto attivo, mani in pasta, ora racconto io) sono state sempre esplorate in chiave dinamica partendo ad ogni incontro con un’attivazione psicofisica, una storia (narrazione empatica), un gioco (attività di cultura ludica per l’apprendimento) e il lavoro metodologico di storytelling applicato (narrazione ludo pedagogica) smontando e rimontando storie attraverso tecniche narrative, movimento, suoni, oggetti, figure. Ognuna delle fasi ha quindi percorso un cammino che partiva dalla narrazione per i bambini, transitando attraverso quella con i bambini per approdare alla narrazione dei bambini.

Narrare giocando aiuta i bambini e i ragazzi a sviluppare le competenze trasversali di uso attivo e passivo del linguaggio, della gestione delle emozioni e delle intelligenze plurime, favorendo al contempo, nel contesto della classe, le capacità relazionali e comunicative. Il congruo numero di anni consecutivi di attività sperimentale nelle classi ci consentirebbe anche di costruire un protocollo sperimentale per un metodo che con solide radici nella storia dell’uomo è costretto a dialogare fortemente con il presente. La valutazione del percorso ex ante, in itinere, ex post ha dato risultati lodevoli e confortanti per un’implementazione progettuale. Alcuni indicatori di valutazione fisici, spaziali o i feedback come “la macchina degli abbracci”, gli sguardi dei bambini e gli inviti rivolti dagli stessi “tornate prima di fine anno”, “ci vediamo in quinta”, “l’attività più bella che abbiamo mai fatto”, non esauriscono la ricchezza emotiva del lavoro trasformativo fatto sui singoli, il piccolo gruppo, il grande gruppo. Una piccola nota va dedicata anche ai pubblici speciali incontrati. Da un lato le storie con le loro metafore e dall’altro il filtro umano del narratore a braccio che si relaziona in “modo sartoriale” alla classe creano un “contesto integratore” dove il linguaggio polisemico dell’attività consente ad ognuno di trovare una propria dimensione emotiva e di senso. Cambiano infatti i modi, i mezzi, i contesti, ma resta immutata per l’uomo l’esigenza di narrare e narrarsi.

Psicologia delle forme e svolta tattile. Abbiamo dedicato il racconto dell’anno alla narrazione empatica perché molto c’è di nuovo da dire grazie al contributo delle neuroscienze che ci consentono di essere più precisi nelle azioni, nelle intenzioni, nella progettualità, ma è ovvio che altrettanto potremmo argomentare sul nostro lavoro, oramai trentennale, sull’abitare, sull’Agenda ONU 2030 e sulla materia. L’oggetto di scarto come mediatore di esperienze, storie, senso e valore quante soddisfazioni ha portato al gioco del “facciamo finta che …”, come nei laboratori alle primarie Squadrani, De Amicis, Alighieri, e, anche se nel corso degli anni molte volte lo abbiamo raccontato, oggi c’è l’urgenza di una nuova narrazione della sostenibilità fatta anche di emozioni, esperienze, fatti e di significativi buoni esempi. Ecco sulle nuove sfide della sostenibilità il nostro impegno su progettazione, intenzione educativa, lavoro sulle emozioni, continueranno ad essere punti fermi per un significativo sconfinamento tra linguaggi per riposizionare il corpo pensante del cittadino nello spazio pubblico.

Flavio Milandri, presidente
Associazione Fantariciclando APS
email: fantariciclando@libero.it
www.fantariciclando.it
Facebook @metamuseogirovago
47121 Forlì (FC), Italia
Cell. 3332946482

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