I Csv all’epoca del Covid

19 Giu 2020

I Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna si sono riorganizzati nel periodo di contrasto al Coronavirus per far fronte ai nuovi bisogni, affiancando il volontariato dei singoli territori. Il report “Raccolta delle esperienze dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna nell’emergenza coronavirus” racconta proprio come sono stati rimodulati i servizi per supportare gli enti del Terzo settore nella Fase 1.

La presenza capillare degli sportelli in tutta la Regione, infatti, ha permesso di monitorare le peculiarità di ogni provincia indagando le necessità per dare risposte il più possibile puntuali.

In primis si è cercato di dare un sostegno rispetto al bisogno di nuovi volontari per un ricambio generazionale, molti infatti gli over 65 attivi all’interno delle associazioni non impiegabili nel periodo di chiusura.

Altra esigenza a cui si è cercato di dare un immediato riscontro, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna è stata la necessità di avere dispositivi di sicurezza idonei (soprattutto mascherine), ma anche un supporto concreto nell’informare la cittadinanza sulla rimodulazione dei servizi offerti, con particolare riferimento a pasti caldi, spesa e farmaci a domicilio.

Non solo, i Csv hanno cercato di dare risalto anche ai servizi meno visibili proposti dal mondo del Terzo settore, ma non meno urgenti, come il supporto psicologico a distanza, occasioni di incontro virtuale, momenti di svago condivisi anche se online, corsi di formazione rimodulati… un modo per far sentire meno soli soprattutto chi si trova in una condizione di maggiore fragilità.

Fondamentale poi l’attività di formazione e consulenza per informare le associazioni sulle novità normative. Nonché il costante rapporto con le istituzioni e il ruolo che spesso hanno assunto i Csv come intermediari per la raccolta dei bisogni, attraverso appositi report, anche del piccolo associazionismo più difficilmente raggiungibile dalle istituzioni. Costante, infine, il lavoro di animazione delle reti, cercando di stimolare nuove sinergie tra i diversi enti, anche attraverso la rimodulazione di azioni progettuali già in corso.

5 aree di intervento

La comunicazione

In questa fase più che mai, il servizio di comunicazione e informazione, in stretto collegamento con quello di promozione, è stato potenziato e rimodulato per rispondere sempre di più alle esigenze di relazioni e connessioni smart, online e a distanza. 

La promozione del volontariato

Le nuove forme di volontariato a distanza che si sono delineate in questa emergenza sanitaria, aggiungendosi a quelle classiche di prossimità, hanno visto fiorire numerose iniziative, online e offline, in cui il servizio di promozione dei Csv ha giocato un ruolo strategico, sia in termini divulgativi che di consulenza strutturale.

La consulenza

Oltre a sperimentare nuove modalità di consulenza a distanza, attraverso strumenti e piattaforme diversi a seconda delle necessità, il servizio si è arricchito di nuove richieste legate al periodo, che spaziano dalle consulenze su assicurazioni specifiche per il covid-19 a quelle sui contenuti dei dpcm emanati, passando per le consulenze di tipo informatico e legate alla privacy per l’uso di piattaforme online e non solo. 

La formazione

Sin dall’inizio della fase 1, tutti i Csv della regione hanno svolto un’intensa attività formativa a distanza (webinar, dirette facebook, videoconferenze) per gli Ets, sia su temi proposti direttamente dai Csv sia su temi proposti dal mondo del terzo settore, in dialogo con enti e istituzioni. 

L’animazione territoriale

Per quanto riguarda questa area di intervento, è prioritario sottolineare il ruolo di mediazione operato dai Csv nel rapporto con istituzioni (Regione, Comuni, Coc) e mondo del Terzo settore per la raccolta dei bisogni (mediante la somministrazione di questionari, telefonate, interviste) e distribuzione delle risorse (es. mascherine e dpi in generale, spesso a cura degli stessi operatori Csv).

Archivi

Categorie

Skip to content