Alle “preghiere dell’umano” è dedicata la 5a edizione di “Pneuma. In ascolto dello spirito”. I quattro incontri, ingresso libero, sono in programma dal 24 giugno al 13 luglio, alle 18, nel Lapidario del museo della Città (via Tonini 1, a Rimini), per informazioni biblioteca Gambalunga – tel. 0541 704486.
Pneuma in greco, ruah in ebraico e qi in cinese, è il soffio, il respiro, l’energia vitale e creatrice, che richiede ascolto, ricettività, apertura. Rimanda al corpo, in cui si incarna, vive soprattutto nella relazione, spinge a uscire da se stessi e ad andare verso gli altri, a prendersi cura della terra che abitiamo.
I contenuti della rassegna
La rassegna, curata da Oriana Maroni e Mariolina Tentoni di Vite in Transito con il contributo di Sgr per la cultura, propone presentazioni di libri e autori che rinviano alla ricerca sul senso dell’esistere e alla dimensione esperienziale della ricerca spirituale, convinti che anche nella contemporaneità la richiesta di senso non può essere elusa. Se le chiese si svuotano, è pur vero che il bisogno di sacro pervade sempre più la nostra società.
Pregare non è una questione “religiosa”, ma umana. Il filosofo della scienza Ludwig Wittgenstein nei Quaderni 1914-1926 annotava che “Pregare è pensare al senso della vita”. È il tentativo di dare una risposta all’insopprimibile domanda su chi siamo, sul significato della sofferenza, della morte e della vita, sul senso ultimo di ogni azione. Non un naufragio della ragione, ma un protendersi, un fare appello a un’alterità che nasce dalla nostra finitudine creaturale, un interrogarsi.
Pneuma 2018
Domenica 24 giugno
“Chi non percepisce la propria eccezionalità è disperato”
Letture poetiche di Francesca Serragnoli
Può la poesia essere preghiera? A partire dalla citazione della poetessa russa Elena Schwartz che scriveva “chi non percepisce la propria eccezionalità è disperato”, l’autrice animerà il dibattito.
Domenica 1 luglio
Inizio modulo
Le forme e lo spirito della preghiera
Dialogo fra Maciej Bielawski, teologo, scrittore e pittore e Marcello Ghilardi, docente di Estetica all’Università di Padova
Le diverse forme di illuminazione dell’enigma che noi siamo: preghiera, meditazione, silenzio, stupore, contemplazione. La pluralità delle forme non dissipa l’unità dello spirito, ma la vivifica e la rende aperta all’incontro con l’esperienza di ciascuno.
Venerdì 6 luglio
Il canto dei Salmi
Voce: Delilah Gutman
Percussioni: Alessandro Saffioti
Letture: Giuseppe Prosperi
Nella pluralità dei riti e delle espressioni della domanda di senso la musica e il canto acquistano centralità in ogni tradizione e cultura. Ne sono un esempio sublime i Salmi della Bibbia, e gli Inni vedici della antica India.
Venerdì 13 luglio
Inni vedici e la terra d’India
Musica: Fabio Mina
Letture: Giuseppe Prosperi
Musica classica dell’India ispirata agli inni dei Veda. Il suono nei Veda è la vibrazione che origina il mondo, che accumuna le creature che lo abitano; suono e respiro sono strettamente legati, sono l’atman, il soffio vitale.