Diceva Churchill, premier inglese all’epoca dell’ultima guerra mondiale, che “i Balcani producono più storia di quanta ne possano digerire”. Con un occhio al passato è difficile dargli torto. La loro posizione geografica, indubbiamente li rende un ponte tra Occidente e Oriente, tra Cristianità e Islam, tra Europa e Asia. Relazioni e temi che oggi condizionano le politiche e le economie internazionali.
Si tratta di dinamiche di grande attualità anche se ormai sfuggono dai titoli delle prime pagine dei giornali. Ecco perché gli organizzatori di “Incontri del Mediterraneo”, manifestazione promossa dall’associazione di volontariato Michele Pulici, rimettono l’accento sulla questione. Interrogandosi sul futuro delle nuove generazioni. Su cosa hanno cambiato, ma anche su cosa hanno lasciato, anni di guerra nel cuore dell’Europa.
L’ultimo appuntamento dell’edizione 2014 di Incontri del Mediterraneo è lunedì 24 marzo, alle 21, nella sala del Giudizio nel Museo della Città (via Tonini 1, a Rimini). Si parlerà di “Il cambiamento climatico e i suoi effetti nel Mediterraneo”. Per riflettere su come il clima, la crisi ambientale ed energetica condizionino le dinamiche politiche ed economiche internazionali. Ci si interrogherà sullo stato di salute del Pianeta e sulle strade da intraprendere in direzione di una maggiore sostenibilità. Interviene Luca Mercalli, metereologo e climatologo.