La Shoah
“La Shoah e i crimini di guerra sui civili in Italia (1943-1945): la prospettiva delle vittime. Il contesto, le fonti, la metodologia” è il titolo dell’incontro promosso dall’associazione nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus (Anvcg) e Mèmorial de la Shoah di Parigi, in collaborazione con l’Attività Educazione alla Memoria del Comune di Rimini e dell’Istituto per la Storia della Resistenza di Rimini.
La giornata di studio, a cura di Laura Fontana Fourel, Daniele Susini, Simona Cicioni, si terrà lunedì 11 settembre 2023, dalle 9 alle 18,30, nella sala Ressi del teatro Galli in piazza Cavour a Rimini. Ed è aperta a tutti con priorità per i docenti di ruolo che potranno iscriversi sulla piattaforma ministeriale Sofia (codice 85743) e ricevere l’attestato valido per la formazione e aggiornamento.
Per informazioni e prenotazioni: istitutostoricorimini@gmail.com
Il programma
Sessione mattutina (9 -12,30)
Saluti istituzionali
Introduzione al seminario
Le atrocità di massa: le parole, la legge, la giustizia, la memoria
Adriana Escobar, storica, EHESS Parigi, Mémorial de la Shoah (traduzione simultanea dal francese)
Discussione
La deportazione delle donne italiane deportate ad Auschwitz: ebree, operaie, resistenti
Laura Fontana, storica, Attività Educazione alla Memoria Comune di Rimini, Responsabile per l’Italia del Mémorial de la Shoah
Discussione
Sessione pomeridiana (15 -18)
Le stragi nazifasciste italiane nel contesto della guerra totale
Daniele Susini, storico
Discussione
Le violenze di genere durante la guerra (1943-1945)
Cinzia Venturoli, Università di Bologna
Discussione
Conclusioni
I temi trattati
Che cosa sono le atrocità di massa e come le definisce la giustizia? Definire un crimine, trovare le parole per descrivere il male, è un atto imprescindibile per poterlo perseguire nei tribunali, per punire i colpevoli e, infine, risarcire le vittime o i loro famigliari. Se il processo che lega queste fasi è quasi sempre tortuoso e complesso, che cosa lega l’elaborazione del trauma di questo male con la formazione di una memoria collettiva, con le sue amnesie, contraddizioni e zone d’ombra? In altre parole, come racconta una società il crimine di massa che ha subito una parte della sua popolazione?
Durante la giornata si approfondirà la storia italiana durante la Seconda guerra mondiale, con particolare riferimento al periodo che coincise con l’occupazione nazista. Il seminario intende indagare le diverse forme di violenza subite dai civili – deportazioni di uomini e donne nei campi di concentramento nazisti e, per la quasi totalità degli ebrei rastrellati nella Penisola, ad Auschwitz-Birkenau, eccidi ed esecuzioni di massa, stupri di guerra sulle donne – distinguendole secondo la natura politica del crimine che è ascrivibile ad una finalità specifica del perpetratore (crimine di genocidio nel caso della Shoah, crimini contro l’umanità per i Lager, crimini di guerra per gli eccidi e le violenze sulle donne).
Dopo un inquadramento giuridico che consentirà di approfondire l’ambito e i limiti della giustizia internazionale, le relazioni si concentreranno su aspetti e fenomeni che tra il 1943 e il 1945 colpirono migliaia di italiani e di italiane, abusando del loro corpo, infliggendo loro ferite fisiche e psichiche insanabili, spesso spezzando le loro vite.
Il seminario propone di adottare uno sguardo integrato, pur ponendo al centro della focale la prospettiva delle vittime e indagando i limiti, o la scarsità delle testimonianze, nonché le reticenze dei racconti dei superstiti e, infine, la colpevole disattenzione che per decenni ha caratterizzato gran parte della società italiana nei confronti delle memorie dei non combattenti.
Collocando l’indagine nella storia italiana, gli interventi rifletteranno anche sulle caratteristiche specifiche dell’occupazione nazista e del conflitto armato nella Penisola, collegando l’analisi al contesto più ampio dell’Europa durante la Shoah e la violenza estrema della Seconda guerra mondiale.