La tradizione, in chiave moderna

25 Lug 2022

Nata nel 1961 come Società dei Canterini Romagnoli di Ravenna – Gruppo Corale Pratella–Martuzzi, l’associazione si è costituita per raccogliere, mantenere e tramandare il folklore romagnolo e, più in generale, tutte le attività culturali e ricreative che con i tempi moderni tendono a scomparire.

La nascita dei Canterini Romagnoli ha una storia lunga quasi un secolo. Infatti, nei locali del rinomato caffè Roma, a Ravenna, un gruppo di amatori del canto popolare si riuniva nell’immediato dopoguerra, per parlare di musica e di politica. Fu proprio in quell’occasione che il Dott. Carioli riportò in auge i “Canterini”, da lui costituiti nel 1929 a San Pietro in Vincoli ma che erano stati costretti a sospendere la loro attività a causa della guerra. Nello specifico: Cesare Pezzi, Francesco Dall’Agata, Achille Ortolani, Eolo Pezzi, Renzo Bandoli e il prof. Angelo Bendandi.

Questo nucleo fondatore, insieme ad alcuni altri protagonisti, coinvolsero tutti gli amanti del canto corale e presso la locale Casa del Popolo, formarono la “Società Canterini Romagnoli Città di Ravenna – Gruppo Corale Pratella Martuzzi”.

Come viene portata avanti ad oggi l’attività dell’associazione?

L’Associazione “Canterini Romagnoli Pratella Martuzzi di Ravenna APS” è apolitica, non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale attraverso lo svolgimento continuato di attività socioculturali in favore di tutta la collettività. L’organizzazione strutturale e logistica è curata ad oggi da un attivissimo Consiglio Direttivo, ma la viva forza dell’Associazione è il Gruppo Corale, composto da 6 sezioni miste per un totale di 30 Canterini, che ha al suo attivo un’importante discografia costituita da 7 volumi.

Si sono succeduti alla direzione artistica della Corale, con sensibilità e passione, i Maestri: B. Carioli, A. Creonti, A. Frabetti, U. Bellini ed E. Gramantieri. Attualmente è il M° Matteo Unich che cura l’esecuzione di tutto il repertorio tradizionale della Vecchia e Nuova Romagna.

Tra le svariate iniziative e progetti che l’associazione porta avanti con dedizione, si ricordano i corsi di canto corale nelle scuole primarie, la festa delle Focarine, gli eventi “Maz Fiurì”, il “Trebbo dei Canterini Romagnoli” e “Rumâgna int e’ tu cör”.

All’interno della mission dell’associazione, anche l’obiettivo di portare avanti un importante patrimonio storico, sociale e letterario, che tanti personaggi illustri hanno raccontato e cantato e che suscita grande interesse per il mantenimento delle tradizioni: il dialetto romagnolo. La Presidente, Bruna Galeandro afferma a tal proposito: “Non possiamo dimenticare che la memoria storica è importante, sia per motivi di ricerca, che di didattica, per le scuole, per tutti coloro che, per curiosità, per lavoro o per passione, vogliono effettuare indagini e/o approfondimenti culturali, nonché per le generazioni future”.

Quali sono state alcune delle iniziative di punta del gruppo corale?

Oltre alle innumerevoli esibizioni in Italia ed all’estero, il Gruppo Corale ha partecipato a spettacoli radiofonici e televisivi, dalla colonna sonora del Passatore, ad uno spettacolo natalizio per la Rai, alla “Romagna delle valli” per Canale 5 ed alla “Domenica del Villaggio” per Rete 4.

Inoltre, partecipa ogni anno ad Ostia Antica alle celebrazioni in memoria degli “Scariolanti Romagnoli”, bonificatori del Litorale Romano. I volontari storici ricordano con affetto un episodio accaduto qualche decennio fa proprio in quell’occasione, che però si ripete ogni anno: “Eravamo nella piazza principale di Ostia Antica, per la commemorazione degli scariolanti che nel 1884 erano partiti da Ravenna per andare a bonificare l’agro romano. Da questa posizione, l’aeroporto di Fiumicino dista appena 7 chilometri e, in 35 minuti di concerto, sono passati sopra alle nostre teste 12 aerei in fase di atterraggio. Il nostro direttore di coro ha dovuto improvvisare durate e note per evitare di essere completamente sovrastati dal rumore dei motori, che ci ha fatto da sottofondo musicale un po’ troppo spiccato”.

Cosa significa fare volontariato per i Canterini Romagnoli?

Come afferma la Presidente, Bruna Galeandro: “Fare volontariato per noi significa spendere il nostro tempo, le nostre energie e le nostre risorse con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore pur di perseguire la nostra Mission. Per promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle tradizioni locali e del dialetto, divulgare il significato dei canti popolari, i quali scaturivano da scene di vita quotidiana e li accompagnavano nel duro lavoro dei campi. Inoltre, puntiamo a stimolare la riflessione sul rapporto tra memoria e storia, per cui abbiamo ideato, e già avviato, il Progetto di digitalizzazione e divulgazione del patrimonio corale e musicale della Romagna, che è la naturale evoluzione del nostro scopo associativo”.

I Canterini Romagnoli, si ispirano a due citazioni che portano avanti come mantra: la prima: “… Fonte del canto è l’amore. L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore, un esercizio e un’educazione alla vita e alla pace. Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige attenzione all’altro, attenzione al compositore, attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare in coro è un’educazione alla vita, un’educazione alla pace, un camminare insieme …” (Benedetto XVI, 20 luglio 2007). Mentre la seconda, recita quanto segue: “Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta” (Khalil Gibran).

 

Prossimi eventi in programma coi Canterini

  • Martedì 2 agosto alle 21, in Piazza San Francesco a Ravenna, i Canterini Romagnoli animeranno una delle serate della Rassegna “Ravenna bella di sera” con lo spettacolo “Cantend e ridend”. L’intervallo sarà allietato dall’amico e poeta Roberto Magnani;
  • Venerdì 19 agosto alle 20,30 l’appuntamento è per la 3° Festa del grano in Bastia – Via Petrosa, 230, rievocazione storica della mietitura e dell’aratura del grano;
  • Sabato 20 agosto alle 20,30 i Canterini Romagnoli animeranno un’altra delle serate della 3° Festa del grano in Bastia – Via Petrosa, 230, rievocazione storica della mietitura e dell’aratura del grano.

Come contattare l’associazione

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