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L’aiuto del fondo “Dopo di noi”

8 Mag 2019

Via libera dalla Regione a 23 progetti: emancipazione dal nucleo familiare, supporto all’assistenza domiciliare, miglioramento delle capacità di gestione della vita quotidiana.

Guardano al “Dopo di noi”, cioè alla possibilità per le persone disabili sole di vedere un futuro più autonomo, i 23 progetti approvati e finanziati su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, con 2 milioni e 800 mila euro. Le risorse per finanziare i progetti provengono dal Fondo nazionale del “Dopo di noi”, che ha messo a disposizione dell’Emilia-Romagna oltre 13 milioni di euro per il triennio 2016-2018.

I 23 progetti selezionati riguardano il sostegno alla residenzialità, il cuore innovativo della legge sul “Dopo di noi”, per consentire alle persone con disabilità di decidere autonomamente dove, come e con chi vivere la propria vita futura, in maniera gradualmente indipendente dai genitori, in una vera casa e non necessariamente in un istituto o una struttura speciale.

Tra le soluzioni abitative proposte rientrano le cosiddette “Scuole di autonomia” o “Appartamenti palestra” nei quali le persone con disabilità, ancora assistite dai propri familiari anche se ormai anziani, imparano gradualmente, con l’aiuto di educatori, a rendersi il più possibile autonome nella gestione della vita quotidiana (cucinare, fare la spesa, pulire la casa, prendersi cura della propria persona), per poi trasferirsi definitivamente in case vere e proprie.

O ancora, piccoli appartamenti (da 3 a 5 ospiti) che non prevedono la presenza di personale giorno e notte, oppure gruppi-appartamento, dove l’assistenza sanitaria, in presenza di persone con disabilità più gravi, si coniuga con un maggiore impegno per l’integrazione sociale.

Costituiscono invece una novità i progetti di co-housing: strutture residenziali più innovative, “di tipo familiare”, che favoriscono lo sviluppo relazionale, attraverso l’istituzione di spazi comuni per la quotidianità e il tempo libero. I nuovi alloggi, secondo quanto previsto dalla legge, dovranno essere collocati in zone residenziali e non potranno essere abitati da più di cinque persone.

Il vero obiettivo è dare ai disabili gravi la possibilità di decidere del proprio futuro, per poter scegliere dove e con chi vivere e cominciare un percorso che li porti alla massima autonomia possibile. Il tutto grazie e attraverso un progetto individuale elaborato per ciascuno di loro, calato nel contesto in cui vivono e pronto ad evolversi nel tempo. Con questo obiettivo nasce il programma regionale, il cosiddetto “Dopo di noi”.

L’elenco degli interventi realizzati in Emilia-Romagna è disponbile nell’apposita pagina on line.

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