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Lascito solidale

25 Nov 2022

Mercoledì 23 novembre ha avuto luogo, per iniziativa di EducAid e Cittadinanza Onlus, l’incontro “Il futuro che rimane” sul tema del testamento solidale.

Introdotti da Maurizio Focchi, presidente di Cittadinanza Onlus e Ivo Giuseppe Pazzagli, presidente di EducAid; hanno preso la parola Giorgia Brugnettini, presidente di VolontaRomagna;

il prof. Giuseppe Savioli, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Rimini, la notaia Rosa Menale, presidente dei Notai dei Distretti riuniti di Forlì e Rimini e l’avv. Carlo Compatangelo dell’Ordine degli Avvocati di Rimini.

Ciascun relatore, per il proprio ambito di competenza, ha illustrato le potenzilalità e il valore dello strumento del lascito solidale, concordando sulla necessità di promuoverne la conoscenza attraverso azioni di sensibilizzazione verso i cittadini e di formazione a favore delle organizzazioni che operano nell’ambito della solidarietà e della filantropia.

In particolare la dottoressa Menale nel suo intervento ha sottolineato come negli ultimi quattro anni la propensione degli italiani al lascito solidale sia aumentata del 55%, segno dell’importante cambiamento culturale in atto, e di come il Consiglio Nazionale del Notariato sia fortemente impegnato in campagne di informazione e responsabilizzazione sull’argomento.

“Il lascito solidale – ha continuato – è un patto di responsabilità e altruismo che nel rispetto dei diritti degli eredi legittimari, arricchisce il testamento dei valori e degli ideali in cui il testatore ha sempre creduto. In maniera semplice con il lascito/testamento solidale, il testatore può lasciare i beni disponibili a favore di uno o più enti no profit da lui identificati, nella certezza che il o i suoi desideri si realizzeranno. Non ci sono limiti alle cause benefiche che il testatore intende realizzare, si potrà costruire, partecipare a rendere il mondo un posto migliore dove i bambini possano crescere sani e vedere realizzato il loro diritto allo studio. Un mondo che si prenda cura dei malati e soprattutto che contribuisca economicamente alla ricerca scientifica, a combattere le malattie, in particolare quelle disabilitanti e mortali. Un mondo in cui la cultura sia un patrimonio di tutti, dove prevalga il diritto ed il rispetto della dignità di tutte le persone, senza nessuna discriminazione”.

 

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