È inaccettabile che i bambini continuino a vivere dietro le sbarre. Un appello della Comunità Papa Giovanni XIII attraverso il suo presidente Giovanni Paolo Ramonda dopo la notizia della prima vittima tra i reclusi. La proposta è di accogliere madri e figli nelle case famiglie e nel caso sia impossibile anche per le mamme, per lo meno l’auspicio è di liberare i bambini con il collocamento presso parenti idonei o famiglie affidatarie.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Giustizia al 31 dicembre 2019 sono presenti nelle carceri italiane 48 bambini che vivono al seguito delle loro madri che stanno scontando la pena. La situazione attuale ha accentuato le lacune legislative e l’urgenza di una riforma a causa del sovraffollamento. Ramonda ritiene indispensabile l’adozione di provvedimenti eccezionali e indifferibili, tali da non permettere a nessun bambino di continuare a scontare la pena in carcere con le proprie madri. Il Paese deve avere a cuore le sorti di questi bambini che vivono in galera senza alcuna colpa e proteggerli.