L’indelebile traccia della giovane Nazifa
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Due storie di volontariato che si intrecciano, in una toccante lezione di vita.
Da una parte, l’allora responsabile di Protezione civile della Bassa Romagna Roberto Faccani, nel 2008 ospitò in Italia Nazifa Noor Ahmad, affetta da una grave malattia, per permetterle di ricevere le cure necessarie; dall’altra, la stessa Nazifa, molto attiva nel volontariato locale, un impegno nel sociale che ha portato il presidente Mattarella a conferirle nel 2018 il titolo di alfiere della Repubblica Italiana.
Venuta a mancare giovanissima, lo scorso anno, si è tenuta sabato 18 febbraio 2023, la prima giornata di commemorazione dedicata a Nazifa a Lugo, presso il Liceo G. Ricci Curbastro. Attraverso le parole di Roberto Faccani, conosciamo la toccante storia di Nazifa.
Una conoscenza, quella di Nazifa e Roberto, che inizia così: “Nel 2008 io operavo nella Città di Herat per la formazione della nuova brigata della polizia stradale e ripristinare la viabilità. Oltre a questo mi occupavo anche del sostegno alla popolazione, anche in ambito sanitario. In quel periodo le nostre Forze Armate avevano aperto gli ambulatori alla popolazione e fu proprio al nostro ambulatorio che il padre di Nazifa si rivolse per un consulto”. La ragazza, allora bimba di sei anni, era infatti affetta da una grave malattia.
Grazie alla collaborazione tra associazioni e istituzioni, in particolare di Protezione civile Bassa Romagna, con l’Associazione Cosmohelp di Faenza, la Regione Emilia-Romagna e il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, iniziò il viaggio di Nazifa: partenza, Afghanistan e destinazione, Italia per ricevere le cure necessarie. Continua Faccani: “Purtroppo la gravità della malattia non le ha permesso di vivere a lungo, ma sicuramente ha vissuto intensamente e ha permesso a noi di imparare una grande lezione di vita”.
La lezione appresa, va divulgata e trasmessa a quante più persone ed è per questo che nasce la “La giornata in memoria di Nazifa Noor Ahmad”.
“Per noi familiari e per chi l’ha conosciuta è stata una giornata di commozione e dolore, purtroppo è una ferita aperta. Nonostante questo, ci siamo accorti di come Nazifa abbia lasciato in molti una traccia indelebile”, e come aggiunge Roberto: “Nella sua breve vita è riuscita ad allacciare legami forti con tante persone e radicarsi molto bene nel tessuto cittadino di Bagnacavallo, nel mondo della scuola ed in quello del volontariato sociale ed assistenziale. La sua disponibilità, il suo sorriso, la sua pacatezza e bontà rimarranno presenti per molto tempo”.
Insieme alla giornata di commemorazione, sono infatti state istituite in sua memoria, due borse di studio annuali che consentiranno a due giovani di studiare all’estero per fare ricerca ed esperienza. All’evento in memoria della studentessa sono interventi l’onorevole Rosaria Tassinari della commissione cultura, scienza e istruzione e della commissione lavoro pubblico e privato della Camera; Eleonora Proni, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; Giancarlo Frassineti, dirigente scolastico del Liceo Ricci Curbastro; Mariagiovanna Ranieri, presidente della Consulta Volontariato – Comuni Bassa Romagna, insieme ai consiglieri Bravi e lo stesso Faccani.
Nazifa lascia una traccia indelebile, soprattutto per i giovani, come afferma Roberto Faccani: “Ritengo che la storia di Nazifa resti un esempio per i ragazzi che l’hanno conosciuta nel corso dei suoi 14 anni di vita nel territorio. Pur affetta da grave malattia si è subito messa a disposizione per aiutare persone vulnerabili. Durante il brutto periodo del Covid, Nazifa si è prodigata in diverse attività. Ad esempio, si è impegnata nella consegna di aiuti a domicilio, per l’assistenza alle persone anziane nell’accesso alle postazioni delle vaccinazioni e durante i tamponi. Persino a scuola dava una mano: controllava che le norme anti contagio venissero rispettate e questo ruolo le dava soddisfazione, la faceva sentire importante”.