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Love addiction

1 Feb 2011

Se Platone nel “Simposio” parlava dell’amore come dell’unione tra due metà separate dalla mano di Zeus che, solo ricongiunte, ritrovavano la perfezione. E poeti, scrittori, fino ai rapper odierni hanno esaltato la relazione di coppia come il completamento della personalità dell’individuo. C’è però un’antitesi moderna. Una scuola di pensiero che si distacca da queste posizioni. Sono le volontarie delle associazioni Coordinamento Donne Rimini, Movimento per l’Alleluia e Rompi il Silenzio.
L’annullamento di se stessi nella coppia può sfociare in una dipendenza affettiva che, quando non elaborata, nel peggiore dei casi, si può anche tradurre in episodi di violenza domestica.Nato da un’intuizione dell’associazione “Sosdonna” con il progetto “DipendiAmo o AmiAmo?” e sviluppatosi con successo in tutta la regione, il percorso viene riproposto in provincia di Rimini all’interno del progetto “Love Addiction”, realizzato con il sostegno del Centro di Servizio per il Volontariato – Volontarimini. E si propone di sensibilizzare al riconoscimento dei meccanismi della dipendenza affettiva, investigandone le origini e le forme di difesa che ne conseguono.
Le quattro relatrici, psicologhe, accompagneranno pertanto i presenti in un percorso che, dall’analisi dei sintomi, condurrà al riconoscimento, fino alle strategie e agli strumenti per il cambiamento.
Tre sono gli incontri in programma a febbraio, alle 18. Mercoledì 2, Antonella Franciamore affronterà il tema da un punto di vista teorico – multidisciplinare, nel Palazzo del Turismo di Riccione (piazzale Ceccarini); mercoledì 9 sarà invece il turno di Valentina Montuschi che parlerà di “Le figure genitoriali come riferimento per la costruzione della fiducia in sé” nella sala degli Archi, in piazza Cavour a Rimini, mentre mercoledì 16, Angela Marconi si soffermerà sulla relazione di coppia, al Posto delle Fragole, in viale da Vinci 6, a Bellaria. Gli ultimi due appuntamenti sono il 2 e il 16 marzo, sempre alle 18, nella sala degli Archi di Rimini. Al primo sarà presente Cristina Castagnoli con un intervento su “Le relazioni pericolose: quando amare troppo diventa violenza”, mentre al secondo ritorna Angela Marconi con una relazione su “Dalla patologia al cambiamento: strategie per la limitazione del danno e strumenti di soluzione”.
Gli appuntamenti sono adatti a un pubblico ampio (privati, volontari, operatori, genitori, professionisti del mestiere, insegnanti). Per informazioni tel. 328 3113432.

Scarica qui la locandina dell’evento

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