Mappatura cooperative

20 Mag 2020

Si riparte. Ha preso il via la fase 2 e molti sono gli interrogativi degli enti del Terzo settore su come far fronte alle nuove situazioni di disagio in questo difficile periodo. La mappatura promossa da Volontarimini vuole essere proprio una prima risposta a questo senso di smarrimento, offrendo un importante strumento di analisi sui servizi del territorio a favore dei nuclei fragili. La sfida è partire da ciò che c’è per guardare insieme al futuro.

Di cosa si tratta

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con i Comuni di Rimini e Riccione, nasce da un’esigenza emersa nei Piani di Zona di conoscere i servizi offerti da enti, gruppi informali e istituzioni per interventi plurimi e coordinati in risposta alla complessità dei bisogni sociali. L’indagine, partita a fine gennaio, inizialmente ha coinvolto associazioni di volontariato (Odv) e di promozione sociale (Aps), per poi arricchirsi ponendo sotto la lente le associazioni sportive dilettantistiche (Asd). Ora coinvolte anche le cooperative sociali.

Cosa si chiede alle cooperative

Nel concreto la rilevazione si traduce nella compilazione del questionario online Mappatura cooperative sociali. L’accento è posto sui servizi che l’ente offre alle persone, con particolare attenzione ai nuclei in condizione di fragilità.

Ma si tratta anche di un’occasione per aggiornare le banche dati delle istituzioni locali, per cui si invitano tutte le cooperative sociali a partecipare anche semplicemente compilando la scheda anagrafica. 

Un focus sui Progetti utili alla collettività

Inoltre, in parallelo alla mappatura, ci sono i Progetti utili alla collettività (PUC), che prevedono l’eventuale inserimento in attività di volontariato, dei beneficiari del Reddito di cittadinanza in attesa di una collocazione. Nel questionario è presente una domanda dedicata a questo strumento per raccogliere un primo interesse di massima. L’adesione ai progetti non comporta dei costi all’ente.

Perché partecipare

Oggi la ricerca amplia il suo raggio di azione e si fa portavoce di un’esigenza ancor più impellente. Si prospetta infatti un periodo di ricostruzione, soprattutto in ambito sociale: emergono nuovi bisogni, cambiano i profili di chi cerca aiuto, diventa urgente una riflessione sulle risposte da dare e i servizi da offrire per ripartire. Il Terzo settore in questo senso può mettere in campo saperi e pratiche da condividere, per ricominciare proprio da qui nella ricostruzione del welfare locale, valorizzando le buone prassi e avvalendosi dell’esperienza passata.

Per informazioni

In caso di difficoltà o dubbi nella compilazione dei questionari è possibile chiedere un appuntamento. Per informazioni: Volontarimini, tel. 0541 709888 – documentazione@volontarimini.it

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