“Fare vacanza respirando valori”: è questo il motto che i bagnini del Consorzio Marina Centro di Rimini (stabilimenti dal 20 al 28a eccetto il 23) hanno lanciato per questa stagione 2019. Dopo la fortunata esperienza di Marina C’Entro, il pluripremiato progetto che dal 2017 li rende spiaggia ad alta responsabilità sociale, quest’anno il Consorzio lancia l’Ombrellone Solidale.
Cos’è Ombrellone solidale
Ombrellone Solidale, attivo dal 24 giugno 2019 negli stabilimenti del Consorzio, permette ai clienti di divenire parte attiva in una visione di spiaggia inclusiva, nel promuovere percorsi di inserimento lavorativo o tirocini per ragazzi con disabilità. Quello che in concreto si vuole fare è mettere i giovani nelle condizioni ideali per valorizzare le loro competenze, in un percorso di autonomia.
Alla base l’idea: “1 euro per 1 euro”, ovvero, per ogni euro donato al progetto, il bagnino ne investirà altrettanti nel perseguimento degli obbiettivi di inclusione lavorativa, per attivare nuovi tirocini e per dare nuove opportunità di lavoro.
“Le parole chiave di tutto questo sono 4: comunità, responsabilità, sostenibilità, inclusività – ha spiegato Stefano Mazzotti, anima del Consorzio Spiaggia Marina Centro alla conferenza stampa di presentazione – I ragazzi coinvolti hanno potuto mettersi alla prova in una vera e proprio esperienza lavorativa estiva, affiancando i professionisti che lavorano in spiaggia e costruendosi un futuro, primo passo verso l’autonomia”.
“Il nostro impegno è teso a far sì che la spiaggia diventi sempre più uno spazio di impresa aperto alla comunità, sensibile ad azioni di responsabilità sociale” gli fa eco il presidente Fabrizio Pagliarani.
Marina C’Entro, progetto pilota
Marina C’Entro è il progetto grazie al quale le persone con disabilità intellettiva, all’interno di un adeguato percorso educativo e formativo, possono diventare dei veri professionisti del turismo (aiuto-bagnini, animatori, addetti alla ristorazione), contribuendo alla produttività e allo sviluppo della società e acquisendo, al contempo, una maggiore autostima e indipendenza.
“I risultati della fase pilota, oggi conclusa, sono stati notevoli – spiega Sabrina Marchetti, presidente di Crescere Insieme, associazione che si occupa di favorire l’autonomia dei ragazzi con sindrome di Down e disabilità intellettiva – inclusione sociale di 11 ragazzi con disabilità all’interno del consorzio, altri 4 oggi in tirocinio, 3 regolarmente assunti e qualcuno che, forte dell’esperienza acquisita, si è lanciato in nuove avventure professionali esterne al circuito”.
Marina C’Entro è stato realizzato grazie alla rete con le associazioni Crescere Insieme, Rimini Autismo e alla collaborazione con la cooperativa sociale Il Millepiedi e grazie all’aiuto di Figli Del Mondo, caposaldo riminese della responsabilità sociale d’impresa.