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Pace e non-violenza

27 Set 2022

A Ravenna, tante le associazioni del territorio che prenderanno parte al programma di seminari organizzato per sensibilizzare a una cultura della pace e della nonviolenza nella scuola e nella società, che favorisca la coerenza tra intenzioni e pratiche pedagogiche, e che possa riconoscere le dinamiche della violenza e della gerarchia, per sostituirle con modalità paritarie e rispettose, orientate al benessere individuale e collettivo. Inoltre, si mirerà a favorire la riattivazione di un Tavolo per la pace che a Ravenna possa riaprire un dibattito e stendere un documento di intenti per promuovere pratiche educative paritarie.

Utenti: insegnanti, operatrici/ori del Terzo settore e dello sport, genitori, bambine e bambini

Il programma dei seminari

1° incontro: giovedì 13 ottobre dalle 17 alle 19,30 presso la Sala Buzzi, Via Berlinguer, 11 – Ravenna

  • Saluti istituzionali: introduzione alla giornata Giancarla Tisselli, associazione psicologia urbana e creativa

Conduce: Maria Luisa Amoroso, associazione psicologia urbana e creativa

 

  • Piano psicologico e psicanalitico: perché lavorare con e sul soggetto per avere riscontro sulla società.

Luigi Zoia, psicoanalista e sociologo – “Il concetto di ombra e la violenza insita nei pregiudizi anche in ambito educativo”;

Michele Piga, psicologo associazione psichedigitale – “La violenza sul web, proposte per uscirne”.

 

  • Piano di genere: riconoscere la violenza che c’è nella società e come le ricerche femministe hanno portato alla consapevolezza del valore di modalità non gerarchiche.

Lea Melandri, giornalista, attivista femminista, saggista – “l corpo a scuola. l’educazione portata alle radici dell’umano. L’esperienza del movimento non autoritario nella scuola”.

 

  • Esperienze e proposte educative

conduce: Giovanna Piaia, associazione dalla parte dei minori

Daniele Lugli, movimento nonviolento, amico e collaboratore di Aldo Capitini – “”Il fanciullo nella liberazione dell’uomo”

Elena Buccoliero, sociologa, curatrice del blog “prima le donne e i bambini” per www.azionenonviolenta.it – “L’educazione emotiva e alla gestione dei conflitti come antidoto”

 

Laboratorio per bambine e bambini: giovedì 20 ottobre dalle 17 alle 18,30 presso Casa Vignuzzi

Anche bambini e bambine posso concorrere alla pace con l’espressione di semplici gesti orientati alla giustizia e all’esercizio della comprensione verso se stessi/e e i propri vicini di laboratorio, facendo esperienza di ciò che per gioco si vive nel piccolo ma che si può applicare nel grande scenario della vita.

Per iscrizioni al laboratorio a cura di Renzo Laporta e Roberto Papetti inviare una email a: educazionepuc@gmail.com

 

2° incontro: giovedì 27 ottobre dalle 17 alle 19,30 presso Sala Buzzi Via Berlinguer ,11, Ravenna

  • Saluti istituzionali: introduzione alla giornata Giancarla Tisselli, associazione psicologia urbana e creativa

Conduce: Maria Luisa Amoroso, associazione psicologia urbana e creativa

 

  • Piano di genere: riconoscere la violenza che c’è nella società e come le ricerche femministe hanno portato alla consapevolezza del valore di modalità non gerarchiche.

Monica Lanfranco, giornalista e formatrice – “Crescere uomini femministi, educare l’infanzia a riconoscere la maschilità tossica”

 

  • Il piano psicopedagogico

Patrizia Selleri, docente di psicologia dello sviluppo, Università di Bologna – “La narrazione delle emozioni: riconoscerle in sé e negli altri”

Chiara Colombo, pedagogista, formatrice – “Come rispondere alle domande dei bambini sulla guerra”

 

  • Esperienze e proposte educative

conduce: Giovanna Piaia, associazione dalla parte dei minori

Elena Del Gaudio, psicologa, psicoterapeuta, associazione dalla parte dei minori – “Progetto di prevenzione sui temi del bullismo e cyberbullismo: informazioni e tecniche di educazione alla nonviolenza”

Raffaella Sutter, sociologa, consigliera Ong, EducAid, già dirigente Comune di Ravenna – “Buone pratiche istituzionali e della società civile per la promozione di una Cultura di Pace”

Contenuti

La percezione di un bisogno di pace sia negli animi che nelle relazioni fra le persone e fra gli Stati del mondo è spesso accompagnata da un senso di impotenza che a volte si declina in rabbia e altre volte in rassegnazione. L’estendersi del clima di conflittualità, inasprito dalla guerra e dalle prevaricazioni che coloro che si ritengono più potenti esercitano sugli altri, si unisce alla sensazione che la belligeranza pervada anche gran parte delle relazioni interpersonali. Tali comportamenti costituiscono un modello che le bambine e i bambini vivono e imparano.

La preoccupazione anche a livello pedagogico e psicologico rende urgente la riflessione, la ricerca e la pratica del cambiamento. Ci sono altri modi di comportarsi: alla violenza c’è sempre un’alternativa. Non crediamo che sia visionario attivarsi per favorire un diverso modo di pensare al bene collettivo e di educare le generazioni ad un futuro di relazioni pacifiche. La proposta nasce nella speranza che bambini e adolescenti possano vivere in un clima di pace e che la scuola, la famiglia e i contesti relazionali e sportivi possano essere non gerarchici, ma orientati a cercare la parità.

Se i bambini imparano per amore, ma hanno bisogno di contenimento per i loro impulsi, chi si occupa di educazione sarà più efficace avendo a disposizione una gamma di modalità di contenimento gentile e non basato sulla paura, sulla minaccia, sul potere dei “grandi” sui “piccoli”.

Se genericamente per Educazione alla Pace si è inteso un percorso di Educazione Civica, mentre l’Educazione alla Nonviolenza è stata incentrata sulla gestione dei conflitti, la proposta che oggi Psicologia Urbana e Creativa intravede favorisce la confluenza dei due elementi, quello personale e quello collettivo.

Partire dal soggetto che si mette in discussione per rilevare i vecchi pregiudizi educativi basati sulle imposizioni, per sostituirli con modalità più rispettose, paritarie e pacifiche. Le ricerche provenienti dalla Psicoanalisi, dalla Psicologia e dalle Neuroscienze aiutano a decodificare le dinamiche intrapsichiche, per metterle al servizio della Pedagogia e della didattica: la pratica educativa può andare nella direzione del rinnovamento. Gli studi del femminismo hanno dato un grande contribuito alla nonviolenza, sia svelando le dinamiche di potere e di prevaricazione di un genere sull’altro, che proponendo modalità alternative alla belligeranza. Questo seminario intende dare avvio ad un processo culturale che colga il valore dell’investimento sociale sui processi educativi fondati sul rispetto delle potenzialità di ognuno e sulle buone relazioni volte al benessere comune.

Si intende anche riavviare un lavoro sull’educazione alla pace e alle pratiche della nonviolenza che attinga da testimonianze di esperienze di un passato ricco di spunti tuttora utili, uniti ai nuovi contributi della ricerca scientifica. Con questo seminario ci si propone di riprendere un programma di lavoro in continuità con quanto espresso anche dal Comune di Ravenna con il Tavolo della Pace, l’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza e quanto già di formativo in tal senso è stato avviato per continuare a coinvolgere sia il terzo settore che le istituzioni.

È proprio su questi temi che ci si propone di riflettere insieme e di iniziare invitando sia esperti esterni a carattere nazionale, che contributi locali, anche con l’ipotesi di favorire l’avvio da parte del Comune di un tavolo di lavoro che potrebbe iniziare con l’obiettivo di realizzare un documento di intenti e di pratiche educative da mettere in atto nei vari contesti possibili.

Info e contatti

Per iscrizioni Laboratorio per bambini a Casa Vignuzzi: psicologia urbana e creativa – email: educazionepuc@gmail.com
per seguire i Seminari: https://facebook.com/dallapartedeiminori

Scarica qui la locandina

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