Puppenstadt va in scena il 26 gennaio 2019, alle 21, al teatro degli Atti di Rimini in via Cairoli 42 (ingresso libero), per celebrare il Giorno della Memoria. Lo spettacolo, regia korekané, ricorda l’ormai lontano 23 giugno 1944 quando, a seguito delle proteste del governo danese per le mancate informazioni sugli ebrei deportati dalla Danimarca per Theresienstadt (Terezin, in Cecoslovacchia), una delegazione della Croce Rossa Internazionale ottenne dai vertici del regime nazista il permesso di visitare il ghetto. Per alcune ore Terezin si trasformò nella città modello degli ebrei che parevano vivere e lavorare senza alcuna privazione o violenza.
Un inganno abilmente orchestrato dalla propaganda nazista che riuscì a nascondere ciò che si celava dietro quella crudele finzione: Terezin fin dal novembre 1941, era infatti l’anticamera della morte per gli ebrei rinchiusi nel ghetto, trasferiti regolarmente verso i centri di sterminio come Auschwitz.
Una menzogna riuscita forse anche per l’ingenuità di Maurice Rossel, ispettore della Croce Rossa Internazionale, a capo della delegazione a Terezin, che anche molti anni dopo la fine della guerra dichiarerà di non essersi accorto del tranello e di aver creduto a quell’universo virtuale messo abilmente in scena.