Quel bimbo in noi
Una passione nata un po’ per caso un po’ per destino, sicuramente grazie a quel bimbo che scalpita dentro ognuno di noi, che non tutti hanno sempre la voglia di ascoltare presi dalla frenesia di tutti i giorni. Non è il caso di Sonia Mei (o meglio clown Coccolandia), che proprio grazie alla ricoperta del suo lato più fanciullesco è entrata a far parte di Clown Vip Italia Odv – ViviamoInPositivo, fondando nel 2019 Clown Vip Rimini.
“Tanti anni fa – racconta – ho visto un film sulla storia di Patch Adams [medico fondatore della clownterapia ndr] e mi è rimasto questo sogno nel cassetto. Nel 2013, casualmente andai a una cena tra amici e mi trovai a tavola di fronte a una ragazza che faceva questo tipo di volontariato a San Marino. Mi ha lasciato i contatti dell’associazione ed è partita la mia grande avventura. Sono stata a San Marino fino alla fondazione dell’organizzazione di Rimini, nata ufficialmente il 26 agosto del 2019.
Il volontariato nella clownterapia è un viaggio introspettivo alla riscoperta dì se stessi. Si allacciano nuove modalità di relazione, si vive il bello del gioco, si trova la capacità e la forza di andare verso il positivo della vita anche quando questa ti butta giù.
I nonni, per esempio, ti leggono dentro e spesso sono loro che ti aiutano: facciamo sempre molta attenzione ed evitiamo di andare in struttura se non ce la sentiamo, può però capitare di essere un po’ giù. Una volta avevo il cuore ancora sanguinante per una perdita e una nonnina mi ha letto dentro, è stata fantastica. ‘Coccolandia – mi ha detto – il tuo sorriso è bellissimo però dietro i tuoi occhi vedo che c’è del dolore, c’è qualcosa che ti fa stare molto male, lo sento, ma vederti cantare insieme a me – a loro piace moltissimo cantare – mi rallegra’. Poi mi ha preso la mano e mi ha detto: ‘abbi cura di te’. Mi sono chiesta: ma come ha fatto? Non c’eravamo mai viste e conosciute! Quando incontri queste anime pure, ti spiazzano, ti lasciano senza fiato.
A volte possono esserci delle titubanze. Si ha paura di incontrare il dolore degli altri e allo stesso tempo non ci si sente a proprio agio con quel bimbo dentro di noi. Ma ogni passaggio è graduale e del tutto naturale. Io avevo paura di andare con gli adulti e i nonni, poi ho scoperto quanto siano straordinari con le loro storie, barzellette e aneddoti… Siamo poi seguiti dalla caposala che ci avvisa se non è il caso di entrare. A volte qualcuno ci dice: no ragazzi avete sbagliato, non siamo nel reparto di Pediatria, ma alla fine siamo portatori di gioia e la maggior parte riconosce che questo momento fa bene anche ai bimbi più grandi.
Mi ricordo un nonno che non poteva parlare, abbiamo fatto tutto il servizio di sguardi. Gli occhi sono una parte dell’anima e a lui si erano illuminati. Quando abbiamo iniziato a cantare RomagnaMia, sembrava cantasse con noi, ci siamo messi tutti a piangere. Secondo me dipende come entri. A volte c’è anche il rifiuto ma è raro ed anche è giusto così. Quel che è certo è che torni sempre con il cuore stracolmo e la carica per affrontare la vita”
In associazione si deve garantire, in un mese, un servizio e la presenza ad almeno una serata di formazione con pausa in agosto. Prima iniziativa nel 2025 è proprio il corso di formazione per accogliere nuovi aspiranti volontari. Il percorso base di Clown di Corsia si svolgerà da venerdì 14 marzo a domenica 16 marzo 2025. Per partecipare basta mandare la propria candidatura insieme a una propria presentazione a direttivoviprimini@gmail.com
La quota di iscrizione (165 euro) sarà devoluta ad Aps formatori Vip Italia, previsto poi il tesseramento alla sede locale. Si tratta dell’unico corso a carico del singolo volontario, il resto della formazione è organizzata dall’associazione ed è gratuita per tutti i soci volontari.
“I bambini – conclude Sonia – sono poi gli angeli della terra, loro ti stupiscono e ti sconvolgono. Quelli a lunga degenza ti aspettano e ti preparano i disegni, c’è poi chi ti regala un pupazzetto o chi te lo vuole prendere il pupazzetto… Ti fanno entrare nel loro mondo magico offrendoti tè e pasticcini inventati. A volte arrivi che stanno piangendo, poi li distrai e li fai evadere dall’ospedale… Per loro è importante non sentirsi diversi e ci insegnano come vivere le cose e un nuovo modo di porsi. Ogni volta è un dono, un arricchirsi, un crescere continui… Mi ricordo una bimba che mi ha infilato di nascosto un disegno in una tasca del camice, c’eravamo io e lei disegnate con scritto: Coccolandia ti voglio bene”.
Per informazioni sull’associazione e sul corso, clown Annilandia, tel. 339 1552046.