“Repair cafés”

16 Apr 2014

L’iniziativa dei “Repair Cafés”, lanciata nel 2009 dalla giornalista Martine Postma, viene dai Paesi-Bassi ma sta iniziando a prendere piede anche in Francia. Un modo per “imparare ad aggiustare, piuttosto che buttare”. Diversi sono i luoghi in Francia in cui l’iniziativa dei “Repair Cafés” ha iniziato a diffondersi.

Si tratta di spazi in cui professionisti volontari e appassionati del fai da te mettono a disposizione le proprie capacità gratuitamente, rimettendo in sesto oggetti di uso quotidiano portati dalle persone interessate al servizio; un modo per evitare di buttare via e sprecare ciò che ancora può essere utilizzato e sensibilizzare sull’importanza di ridurre il proprio impatto ambientale.

A Parigi quest’esperienza va avanti dal dicembre 2013, e ha lo scopo di insegnare a “ridurre i rifiuti e sensibilizzare le persone sull’impatto ambientale” racconta a Le Monde Valérie Hamidi, responsabile del centro sociale “Espace 19 Riquet” che ospita l’evento.

Così una volta al mese, negli spazi messi a disposizione, si ritrovano professionisti e cittadini. I volontari mettono al servizio di tutti le proprie competenze ed i partecipanti portano ogni tipo di oggetto possibile da riparare, dai piccoli elettrodomestici agli abiti: la percentuale di riuscita è del 60%, e a rendere più leggera l’attesa del proprio turno, vengono servite tazze di té e caffè. Moltissime le richieste, ma anche la partecipazione di persone sensibili al tema del riciclo e del riuso, interessate a comprendere come aprire un “Repair Cafés” nel proprio quartiere per incentivare l’iniziativa.

[Redattore Sociale]

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