Concluso il Progetto regionale di Contrasto alla Povertà e all’esclusione sociale sviluppatosi tra il 2009 e il 2013 in Emilia-Romagna. Un’iniziativa nata dalla rete dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia Romagna e dalle organizzazioni del territorio, che ha coinvolto 3.700 volontari e 1.095 soggetti tra associazioni, istituti scolastici, enti pubblici e imprese. Per un totale 374 attività realizzate e 101 innovazioni distribuite tra servizi, prodotti e metodi di attuazione.
Un’azione imponente che trova memoria nel documento pubblicato in cui si possono rintracciare percorsi e buone prassi in relazione ai temi trattati. Sono infatti tre gli ambiti di intervento: lavoro, beni alimentari, beni relazionali. L’intento era di facilitare la ricerca di un’occupazione per persone in difficoltà economica attraverso la formazione ma anche servizi aggiuntivi. E al contempo di ottimizzare la roccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di alimenti per persone bisognose, con il coinvolgimento dei vari enti caritativi. Non dimenticando l’importanza di creare occasioni di relazione per contrastare l’esclusione sociale. Empori solidali, microcredito, laboratori di comunità, kinderheimi e spazi ludico-educativi per i bambini sono solo alcune delle buone pratiche del percorso progettuale messe in atto per far fronte alla crisi.
Per maggiori informazioni:
Report conclusivo del “Progetto regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”
Catalogo “Le buone prassi
Guarda il video sul progetto e i risultati raggiunti