“Responsabilità e Partecipazione” sono le due facce della medaglia del buon senso. Con questo progetto sviluppato in diversi appuntamenti si vuole sensibilizzare i cittadini all’attività di volontariato, con specifico riferimento ai giovani. La proposta di un corso di formazione per promuovere la partecipazione sociale, soprattutto giovanile, nasce in questo periodo di crisi, non solo economica ma anche politica, perché è necessario saper leggere il mondo con occhi nuovi, per ridare fondamento e sostanza all’azione sociale. Perché c’è chi cavalca la paura del futuro, l’insicurezza, il rancore.
La percezione del carattere limitato delle risorse fa sì che il futuro appaia in tutta la sua incertezza ed aggressività. E ci si ritrovao immersi nel proliferare di istanze che hanno al centro la difesa del proprio giardino. Si dovrebbe invece riprendere il gusto per la curiosità e la meraviglia, piuttosto che costringere la realtà negli obsoleti schemi interpretativi. Per farlo occorre uno sguardo strabico, in grado di guardare alle cose da vicino e insieme da lontano; per farlo occorre abitare i conflitti, elaborarli, affinché la storia non si ripeta all’infinito.
Da queste considerazioni nasce la proposta di una piccola scuola di formazione, per i giovani della Valmarecchia: un territorio che vive le difficoltà di una realtà decentrata, dove i giovani che continuano gli studi spostano i propri interessi e le proprie azioni nelle città universitarie e quelli che invece interrompono gli studi e non trovano sul territorio stimoli e risorse culturali adeguate e significative. Primo appuntamento il 7 settembre dalle 15 alle 19 con “Nuovi sguardi oltre il Novecento: il secolo degli assassini”. Questo il programma della manifestazione con le informazioni, i riferimenti e i numeri telefonici.