Da “Fantasie di perle” nasce “Ricuciamo“.
Dopo appena due mesi dalla partenza del laboratorio sartoriale, patrocinato dalla Provincia di Rimini e dal Gruppo Aeffe, rivolto alle madri in situazioni di disagio ospitate nella comunità gestita dall’istituto Maestre Pie dell’Addolorata a Rimini, è nata la prima linea di abbigliamento pop e giovane.
I laboratori sono iniziati a novembre e hanno realizzato indumenti nati dalla rigenerazione di stoffe utilizzate per realizzare dei nuovi capi.
Il progetto ha un duplice scopo, da un lato fornire alle ragazze una serie di competenze utili per acquisire una nuova e creativa professionalità e dall’altro promuovere linee di abbigliamento giovane la cui vendita sarà finalizzata a scopo benefico.
Fondamentale, nella realizzazione di questi primi capi, 6 modelli di felpe, il coinvolgimento di tanti professionisti della moda che hanno messo a disposizione le loro competenze ed esperienze per la buona riuscita del progetto.
Primo fra tutti lo stilista Mirco Giovannini che ha lavorato presso diverse aziende e grandi maison del lusso tra cui Versace, La Perla e Jean Paul Gaultier e dichiara: “È stata un’esperienza che mi ha arricchito umanamente. Ho conosciuto la fragilità di queste giovani donne e ho cercato di infondere loro la passione per il lavoro di qualità, fatto a mano, frutto di ricerca e studio. Queste ragazze, che provengono da storie difficili, hanno grandi capacità che purtroppo sono state troppo a lungo represse dalla vita passata ma che possono emergere attraverso un lavoro di gruppo e tanto amore che spero di aver trasmesso loro in questi mesi. Per questo motivo sulle felpe realizzate abbiamo scritto J’aime la liberté, un inno alla voglia di essere liberi e indipendenti, a vivere la vita nel pieno della sua bellezza e straordinaria pienezza e perché no a viverla Rock“.
Grazie inoltre al contributo del tutto volontario di Gaia Schiralli, modella professionista dell’agenzia Whynotmodels, immortalata dagli scatti del fotografo Siddharta Mancini, a Antonia Maggioli, Make up Artist è stato realizzato uno shooting nella cornice dell’invaso del Marecchia che sarà la base per la campagna di comunicazione e vendita online e offline.
“Non immaginavamo tanta solidarietà – commenta Suor Mirella Ricci, legale rappresentante dell’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata – è stata invece una valanga di affetto arrivata da tanti professionisti del settore della moda che si è concretizzato in questo bellissimo risultato. Le giovani mamme che accogliamo hanno bisogno più che mai di vedere riconosciute le proprie capacità per potenziare la loro autostima per anni sopita a causa dei maltrattamenti. Con questi laboratori abbiamo dimostrato che anche il mondo della Moda troppo spesso considerato effimero, può essere un canale per il Sociale”.
L’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata ringrazia per la collaborazione anche le aziende: Immagine Più di Rimini, Etica di Senigallia, la Modellista Maria Goretta Clementi e la Sarta Graziella Paganelli che hanno sostenuto la startup.
Per informazioni: tel. 335 6416418 – ricuciamo21@gmail.com