Materassi sotto i ponti del Marecchia, scatole di cartone come guardaroba, coperte stese sulle barche del porto e poi bottiglie di birra, cartoni di Tavernello… Sono le immagini della povertà riminese, di quella povertà estrema di chi non sa dove passare la notte in una città che pur conta oltre 16 mila appartamenti sfitti. In tutto una trentina di foto, riprese da don Renzo Gradara nelle sue peregrinazioni mattutine ed esposte, a partire dal 4 giugno dopo la parentesi nella sala dell’Arengo all’interno della 12ª edizione di “Interazioni”, al piano terra della sede della Provincia in via Dario Campana. Già proposta nell’aprile scorso in occasione della presentazione del report sulle povertà redatto dalla Caritas diocesana, la mostra dei senza casa riminesi continua la sua “mission” per volere delle stesse persone ritratte, “perché la città deve sapere in che condizioni siamo costretti a vivere…” Quello della casa, insieme con la mancanza di lavoro, è il problema principale delle decine di persone che ogni giorno bussano alle porte di via Madonna della Scala. Un problema che pare aggravarsi ogni giorno di più. Nei primi tre mesi del 2012 su 855 persone che si sono rivolte al punto di ascolto della Caritas, oltre il 69% si sono dichiarate “senza fissa dimora” (contro il 52% dello stesso periodo nell’anno precedente). Sempre rispetto ad un anno fa sono raddoppiati (dal 15 al 30%) coloro che risultano del tutto privi di abitazione.