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Servizio civile di nuovo al via

28 Apr 2020

Si riparte con il Servizio civile. Dopo la provvisoria sospensione legata al Coronavirus, il dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile ha concesso con la circolare del 4 aprile la riapertura dei progetti e la rimodulazione delle attività per operare. 

Nel territorio di Rimini coinvolto anche Volontarimini – Centro di Servizio per il Volontariato che, in collaborazione con il Copresc, ha individuato alcune attività in remoto in cui i giovani volontari potessero essere coinvolti, per completare il loro monte ore settimanale.

In totale sono 111 i ragazzi di cui 2 caschi bianchi che hanno ripreso servizio, accettando di rimodulare il proprio progetto mettendosi nuovamente in gioco. Dopo una ricognizione congiunta alcuni di loro attualmente sono impegnati in attività di supporto alla cittadinanza in collaborazione con le realtà – pubbliche e private – che stanno operando sul territorio per rispondere alle esigenze della popolazione fragile in questo periodo.

La collaborazione con il Csv

Sono poi 5 quelli che hanno iniziato la scorsa settimana a collaborare con Volontarimini.

Ecco perché un paio di loro saranno coinvolti nella ricognizione, iniziata a fine gennaio, dei servizi offerti dal Terzo settore locale. Una mappatura che oggi assume un’importanza in più: partendo infatti da ciò che è già presente nel territorio si vuole guardare avanti per valorizzare le buone prassi già esistenti ma anche correggere la rotta sulla base dell’esperienza passata.

Altri saranno coinvolti nella relazione con le scuole. Un altro ambito infatti in cui il volontariato può dare un contributo è quello dell’istruzione, trovando nuove modalità per interfacciarsi con un mondo attualmente messo a dura prova.

E poi l’Europa. Uno sguardo per capire come si muove il Terzo settore nel vecchio continente diventa infatti oggi fondamentale, non solo per trovare nuove sinergie ma anche per avviare spunti di riflessione a partire da esperienze culturali differenti ma sicuramente arricchenti. 

Ancora, la formazione. Anche qui un ragazzo sarà coinvolto perché non solo i volontari hanno bisogno di acquisire nuove competenze (come la possibilità di fare riunioni a distanza) ma anche perché le lezioni richiederanno una logistica differente nel rispetto delle nuove disposizione.

Infine la comunicazione, una giovane sarà coinvolta nella promozione di notizie di interesse per le associazioni per dare loro indicazioni sulle normative vigenti ma anche sulle opportunità di finanziamento, fondamentali per poter garantire la propria attività.

Anche i ragazzi del servizio civile potranno quindi dare un importante contributo in questa fase di cambiamento. Di certo una sfida, ma anche un’opportunità, in cuipotranno portare il loro punto di vista e le loro competenze per dare nuova linfa all’associazionismo locale.

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