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Tracce di memoria

21 Mar 2024

Tracce di memoria, così si intitola la mostra fotografica che racconta la tradizione contadina romagnola, con scatti dei carri allegorici allestiti in occasione della Festa dell’uva, in Valconca, negli anni Cinquanta.

L’esposizione, promossa dall’associazione Esserci Aps nell’ambito del Green Festival Montefeltro 2024 con tema “non sprecare, sarà inaugurata sabato 6 aprile 2024 alle 17, nella sala della Proloco, ex asilo Don Matteo del Monte, a Monte Colombo.

Saranno oltre 50 le foto che raccontano i carri allegorici di Monte Colombo addobbati, nel 1957, in occasione delle Feste dell’Uva nei paesi della Valconca. Protagonisti i giovani e soprattutto le ragazze, ambasciatrici di prodotti preziosi come l’uva e il vino.

I carri non furono solo folklore e tradizione ma l’espressione di una socialità moderna e coesa e di ragazze (tutte classe 1934-‘36) già proiettate verso l’istruzione, la parità e l’indipendenza. La mostra consente così uno sguardo sul processo di emancipazione della donna, preludio ai movimenti degli anni Sessanta.

Una sezione è dedicata all’uva, ai vigneti e alle cantine di ieri e oggi, fino alle moderne aziende vinicole e agrituristiche locali gestite da appassionati vignaioli, impegnati a produrre vini di qualità tra innovazione e tradizione.

L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Montescudo-Monte Colombo nell’ambito degli eventi del Museo diffuso, dalle Pro Loco di Montescudo e di Monte Colombo, dalla Provincia di Rimini, ed ha ottenuto il contributo delle aziende Terre di Grabo e Funghi delle Terre di Romagna

No allo spreco del cibo, delle cose, delle risorse, del tempo e della vita – spiega Antonella Chiadini, ideatrice e curatrice della mostra insieme a Federica Foschi, responsabile del Museo diffuso di Montescudo-Monte Colombo –. Ho ritrovato alcune di queste foto conservate da mio padre Francesco, per molti anni gestore dell’azienda agricola Orlandi Contucci e di altre per concessione di privati. Molti i documenti originali li abbiamo poi reperiti dagli archivi comunali sulle campagne nazionali e le sagre dell’uva tra il 1950 e ’60. La mostra non è una somma di ricordi da rispolverare ma è il portare alla luce e preservare un patrimonio culturale identitario che rischia di andare perduto con la scomparsa degli ultimi protagonisti e testimoni. Ci aiuta a interpretare il passato e diventa elemento di raccordo tra generazioni”.

La mostra è visitabile solo su prenotazione chiamando il 335 8472461. Previste anche visite guidate per gruppi e scolaresche.

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