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Tutori nel tempo

16 Mag 2022

Precorritrice nel promuovere la figura del tutore volontario nel suo territorio, Elena Buccoliero, già nel 2015, mentre è referente dell’Ufficio diritti dei minori del Comune di Ferrara coordina un primo corso di formazione per aspiranti tutori e tutrici.

Una sensibilità che nasce anche sulla scia di alcune esperienze di promozione della tutela volontaria in Veneto e della prima sperimentazione bolognese voluta inizialmente da Daniele Lugli, in quegli anni Difensore civico della Regione Emilia-Romagna e poi da Luigi Fadiga, primo Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Il tema viene accolto con interesse da Chiara Sapigni, nel 2015 Assessora del Comune di Ferrara, che affida al coordinamento di Elena Buccoliero, e di Daniele Lugli per l’allora Csv Agire Sociale (oggi Csv Terre Estensi – Sede di Ferrara), la responsabilità di organizzare un percorso formativo, che si rivolgeva sia agli aspiranti tutori di Minori stranieri non accompagnati (ancora prima dell’approvazione della Legge Zampa) che di minori in tutela.

In tutto, con il primo corso del 2015 e il secondo corso del 2017, sono stati formati nel Comune di Ferrara una cinquantina di tutori volontari, ad oggi sono ancora attivi una quindicina di loro.

Nel 2016 è nata l’esigenza di creare un’associazione: “Tutori nel tempo”.

Racconta Elena Buccoliero, che da anni si occupa di questi temi come professionista ma anche come giornalista e scrittrice: “Per i volontari era importante continuare a incontrarsi e confrontarsi, abbiamo voluto rispondere alla loro esigenza creando le condizioni per la nascita di un’associazione. L’associazione si riunisce mensilmente per momenti di formazione, monitoraggio sulle tutele, sviluppo di nuovi progetti per i ragazzi o per la città”.

E spiega: “Tutori nel tempo è un luogo di raccordo, rappresentanza, auto mutuo aiuto, formazione, che ha l’obiettivo anche di fare cultura”.

Oltre alle attività formative e di sensibilizzazione l’associazione dei tutori di Ferrara in questi anni ha realizzato anche altre esperienze: un laboratorio teatrale che ha coinvolto, il primo anno, tutori e ragazzi migranti insieme e il secondo anno anche studenti.

Ma anche due cicli di presentazioni librarie (#primaleggoepoiparlo) con autori come Piero Bartolo, Luca Attanasio, Mohamed Keita, Benyamin Somay e Gholam Najafi… solo per citarne alcuni.

Negli ultimi anni i tutori hanno avviato poi una collaborazione con l’associazione Agevolando per la gestione di due appartamenti di co-housing: un modo per continuare ad accompagnare i ragazzi anche dopo il compimento della maggiore età.

Perché la figura del tutore è così importante? Conclude Elena Buccoliero: “Il tutore assicura un accompagnamento personalizzato, accorcia le distanze tra i ragazzi e la città che li accoglie, ed è libero; quindi, può lavorare in rete e allo stesso tempo guardare in modo critico il sistema di accoglienza per poterlo migliorare. Associato ad altri, il tutore contribuisce all’apertura e alla crescita culturale della sua città”.

Una testimonianza importante di come, anche grazie al supporto dei Centri di servizio per il volontariato, le esperienze di tutela possano crescere e avere continuità.

Per info: info.tutorineltempo.fe@gmail.com

 

di Silvia Sanchini

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