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Tutte le sinergie di Equal

1 Lug 2006

Un laboratorio transnazionale per ideare e sperimentare nuove pratiche volte a contrastare la discriminazione e l’esclusione in ambito lavorativo dei soggetti svantaggiati. Questo l’obiettivo del Programma di Iniziativa Comunitaria “Equal”, che venerdì 22 luglio 2006 ha dato il via nella nostra provincia alla sua seconda edizione con l’istituzione del gruppo di governo.

Equal “Spring Out”, questo il nome del nuovo progetto, sarà mirato nello specifico al disagio psichico, disabilità mentale o disturbo psichiatrico. Avrà una durata di 30 mesi, fino al 31 dicembre 2007, e un finanziamento di circa 1 milione e 20mila euro provenienti in parte dal Fondo Sociale Europeo e in parte dalla Regione.

L’iniziativa prevede dei “partenariati di sviluppo” geografici, ossia il collegamento tra una pluralità di organismi con competenze ed esperienze diversificate che operano su una specifica area, al fine di strutturare un’alleanza del territorio per l’inserimento lavorativo. Per realizzare il progetto sono state identificate due tipologie di partecipazione: partner responsabili di azioni, con competenze finanziarie e di gestione diretta, e partner di rete che collaborano al progetto con l’obiettivo di ancorarlo al territorio. Tra i primi ci sono: Fondazione Enaip (a cui è affidato anche il coordinamento dell’intero progetto), provincia di Rimini, comuni di Rimini e di Riccione, Azienda Usl, Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato, Centro Educativo Italo Svizzero, Confcooperative, Legacooperative, Polo Didattico Universitario di Rimini, Prorettorato disabili, Università di Bologna, Volontarimini, Associazione L’Isola Ritrovata. Tra i partner di rete, altri comuni della provincia, cooperative sociali, il Forum del Terzo settore, ecc. Tutti i progetti Equal si compongono di due parti: un intervento locale ed un intervento trasnazionale. Partner di questo Equal sono progetti: tedesco, olandese, francese, inglese e ceco.

Le finalità del progetto sono quattro:
semplificare la relazione utente con disagio/ servizi pubblici, specie in relazione all’informazione, all’accoglienza e alla gestione della presa in carico dell’utenza;

  • agevolare l’inserimento lavorativo di tutte le persone con problemi psichiatrici, disabilità mentali e disagi psicologici e introdurre nel mercato del lavoro 80 persone con queste caratteristiche;
  • rendere le cooperative sociali più competitive sul mercato affinché sia possibile incrementare i soggetti svantaggiati in esse inseriti;
  • promuovere la salute mentale in età evolutiva e adulta attuando politiche di superamento degli stereotipi.

Per raggiungere questi obiettivi il progetto si articola in 12 azioni. Tra queste vi sono gli sportelli sociali lavoro, che prevedono l’inserimento di uno specifico servizio lavoro tra le attività degli sportelli sociali presenti sul territorio provinciale (che svolgono un servizio informativo e di accoglienza di primo livello per persone in condizione di disagio sociale). Altra azione sarà il sistema informatico unico per la gestione delle persone con disagio sociale in carico ai diversi servizi, realizzando un’unica interfaccia che metta in rete tutti gli enti che gestiscono la presa in carico delle persone. Officina lavoro, invece, comporta la realizzazione di percorsi di apprendimento differenziati e individuali per utenti con disagio psicologico-sociale, finalizzati all’inserimento lavorativo piuttosto che alla costituzione o potenziamento di imprese sociali. In programma anche un intervento sui bilanci di competenze che intende costruire un modello di descrizione delle abilità dell’utente in grado di restituire relazioni significative e strutturate fra tipologia di disagio, biografia personale e risorse per il lavoro. Il modello e prevede indicazioni operative per la progettazione di percorsi di inserimento occupazionale.

Un ruolo fondamentale spetta, infine, all’associazionismo e al volontariato per l’azione di animazione sociale che ha come partner responsabili il Centro educativo italo svizzero, L’Isola Ritrovata e Volontarimini, il cui ruolo è, tra gli altri, quello di promuovere l’intero volontariato nei contesti delle politiche sociali. Nell’ambito di questa tematica verranno promossi eventi inerenti la salute mentale raccogliendo in primis, attraverso una mappatura del territorio, quanto già si realizza nel riminese. E strutturando poi, in collaborazione con i progetti e le iniziative già attive, percorsi ludico-informativi caratterizzati da stretta interazione fra mondo della cooperazione e della scuola, fra inserimento lavorativo e disagio. Ampio spazio verrà dedicato alla diffusione delle nuove pratiche relative alla malattia psichiatrica, in particolare con la realizzazione, durante la Settimana della salute mentale, di momenti seminariali rivolti a cittadini, famiglie, docenti, operatori dei servizi e del volontariato.

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